Prosegue senza sosta il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza: le ultime notizie su Quota 96 e precoci tratteggiano un quadro incerto e dai risvolti imprevedibili, con i primi a prepararsi in vista dell’inizio della consultazione pubblica indetta in riferimento al pacchetto la Buona Scuola e i secondi in attesa di risposte concrete dal ministro Poletti. Partendo dai Quota 96 bisogna sottolineare un contesto più che mai in fermento: tra 72 ore una delegazione inizierà ad allestire le proposte da inviare nell’ambito della concertazione pubblicata statuita da Renzi per la creazione del pacchetto di riforma La Buona Scuola, il tutto con l’auspicio e la speranza che il premier non ignori un canale che ha istituito con le proprie mani.

I lavoratori precoci rimangono invece alla finestra attendendo soluzioni concrete dal ministro Poletti: in queste ore serpeggia comunque un grande malcontento anche e soprattutto perché stenta a riprendere quota il dibattito che aveva portato alla presentazione di una norma che prevedeva la cancellazione delle penalizzazioni previste per chi accede alla pensione anticipata a quota 62 anni. La norma fu stralciata a causa di un’ingerenza della Ragioneria di Stato che all’epoca del voto sulla riforma della PA decise di intervenire per scongiurare l’approvazione di misure che non avrebbero goduto - secondo il proprio parere - di adeguate coperture economiche. L’iter di riforma delle Pensioni 2014 rimane dunque incerto, con Renzi sempre al di fuori del dibattito previdenziale e Poletti attento a non sbilanciarsi nel dettagliare questo o quel provvedimento.

Sullo sfondo rimane infine un contesto più che mai nebuloso in vista della Legge di Stabilità: la riforma delle pensioni 2014 arriverà o no in seno al provvedimento? Non bisognerà attendere molto per scoprirlo.

Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie Quota 96: La Buona Scuola assist decisivo

Riforma delle pensioni 2014 lontana per i Quota 96 che comunque non mollano: a sostenere la vertenza non solo i diretti interessati - gli ormai tristemente famosi 4000 esodati del comparto Istruzione - ma anche una schiera infinita di colleghi e precari della Scuola che hanno detto basta a compromessi e sacrifici non adeguatamente ricompensati. Non si tratta soli di stipendi bloccati ormai da tempo ma anche di condizioni non più accettabili: classi numerose, materie cancellate, corsi di lingua straniera che non partono perché mancano i docenti. A tutto questo la Buona Scuola di Renzi dovrà cercare di dire basta, ma senza il sostegno dei docenti nessuna rivoluzione scolastica sarà mai attuabile: lo stesso Renzi ha così istituito una concertazione pubblica tramite la quale costruire insieme la Buona Scuola, con i Quota 96 ormai decisi a prendervi parte attiva. Come risponderà il premier? Ignorerà ancora la categoria o mostrerà finalmente buon senso? E’ancora presto per dirlo, certo una riforma delle pensioni 2014 che non consideri la vertenza dei Quota 96 mancherebbe di solide fondamenta sulle quali svilupparsi. Continuate a seguirci, vi terremo aggiornati.

Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie precoci: Poletti non si sbilancia

Riforma delle pensioni 2014 lontana anche per i lavoratori precoci, per i quali lo scenario è comunque in evoluzione: Poletti va paventando tutta una serie di misure previdenziali che potrebbero trovare posto nella Legge di Stabilità, ma prima di sbilanciarsi sta cercando di comprendere che margine di azione avrà il governo dopo che Renzi ha investito Cottarelli di pieni poteri di intervento in merito al provvedimento che arriverà in autunno. I lavoratori precoci sperano in misure ad hoc ma nel frattempo potrebbero essere interessati dalle nuove forme di pensione anticipata che lo stesso Poletti annuncia da mesi: staremo a vedere, anche in questo caso non si può far altro che attendere e seguire l’evolversi della vicenda.