I tagli alla sanità e il dibattito sulla riforma Pensioni 2014 che si concentra anche sui tagli alle pensioni alte (che in alcuni casi vengono definite pensioni d'oro) accendono in queste ore il dibattito politico. Al momento, in era di spending review che non fa sconti a nessuno, sono in stand by le proposte di legge per la pensione anticipata a 62 anni per tutti i lavoratori e non solo per i dipendenti statali così come previsto dalla riforma Pa e pensioni del ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia. Come restano ancora da risolvere le vicende dei lavoratori più penalizzati dalla riforma pensioni Fornero: gliesodati (il relativo ddl per la sesta salvaguardia è al vaglio del Senato della Repubblica dopo l'ok alla Camera dei Deputati) e gli insegnanti della Quota 96 scuola per i quali si cercano ancora le coperture finanziarie malgrado le promesse e le rassicurazioni del premier Matteo Renzi.

Da sciogliere, dopo il "pasticcio" in sede di conversione del decreto Pa e pensioni Madia, anche il nodo dei benefici per la pensione anticipata dei lavoratori precoci e di quelli impegnati nel tempo in lavori usuranti.

Riforma pensioni 2014, spending review, tagli alla sanità: il governatore toscano Rossi contro il premier Renzi

Riforma pensioni 2014 e tagli alla sanità, il governatore toscano contro le scelte del Governo Renzi. "Non si deve tagliare la sanità che ha già dato molto al risanamento del Paese e che è l'unico settore in cui spendiamo nella media europea per avere servizi migliori di chi spende più di noi". Lo ha scritto su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo sul piano di spending review del Governo Renzi che prevede ampi tagli alla sanità.

"Se si devono trovare risorse - ha aggiunto sul social network il governatore toscano Enrico Rossi, del Partito democratico - è bene cercarle nelle pensioni sopra tremila euro". "Una cifra alta - ha detto Rossi proponendo i tagli alle pensioni alte che invece il premier Matteo Renzi ha escluso preferendo dare una sforbiciata alla sanità dove ci sono molti sprechi - è più che sufficiente per vivere, soprattutto - ha sottolineato il governatore della Toscana - in un Paese dove la sanità è pubblica e per tutti.

La solidarietà - ha concluso Enrico Rossi nel suo post pubblicato su Facebook - non si taglia e per fare giustizia in periodi difficili si chiede a chi ha di più di contribuire".

Riforma pensioni 2014, Inarcassa: niente risorse 'al buio' allo Stato

E a proposito di riforma pensioni 2014 interviene Paola Muratorio, presidente di Inarcassa, l'ente cui risultano iscritti al 31 dicembre 2013 ben 167.092 professionisti (tra i quali 89.495 architetti e 77.597 ingegneri) e 23.080 pensionati.

"Qualora lo stato ci chiedesse i nostri soldi 'al buio' - ha dichiarato all'Ansa Paola Muratorio intervenendo nel dibattito sulla riforma pensioni in cui è in discussione anche l'ipotesi che la galassia della previdenza privatizzata finanzi l'economia reale - la risposta potrebbe esser negativa. Se invece si decidesse di aprire un tavolo nel quale le casse previdenziali fossero chiamate a partecipare alla governance attraverso un management adeguato - ha sottolineato al presidente di Inarcassa - certamente ci saremmo".