Per trovare più agevolmente un lavoro, quale percorso di studio conviene affrontare, quali i diplomi e le lauree più richieste? Quali le aziende che assumono? Secondo uno studio di Unioncamere e del Ministero del Lavoro: economia ed ingegneria, soprattutto se nell'ambito dell'elettronica e dell'informatica, rimangono le lauree più richieste. Per i diplomi invece vanno meglio quelli nel settore amministrativo, alberghiero e meccanico.  Le aziende, dell'agricoltura, dell'industria e dei servizi in genere, cercano insomma queste figure professionali.

I dati emergono da una informativa del sistema Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro.

Lauree: Economia ed Ingegneria quasi 30 mila le posizioni aperte

Il primato tuttavia spetta agli economisti: per loro sono disponibili in Italia ben 18 mila e 400 posizioni lavorative in aziende ed imprese private. Per i laureati in ingegneria, con indirizzo elettronico ed informatico a disposizione 5 mila e 300 posti di lavoro, 3 mila e 200 i posti per tutti gli altri indirizzi di ingegneria mentre quasi 2 mila le posizioni vacanti ricercate dalle aziende per i laureati nel ramo civile ed ambientale.

Diplomi: amministrativo-commerciale, turistico-alberghiero e meccanico i più ricercati

Per i diplomi invece i più gettonati sono quelli ad indirizzo amministrativo-commerciale che tra assunzioni a tempo determinato, stagionale ma anche indeterminato possono contare su 48 mila e 300 richieste.

Sempre in ambito stagionale circa 41 mila posizioni lavorative sono aperte per i diplomati nel settore turistico-alberghiero, 20 mila e 200 invece le richieste per i diplomati nell'ambito meccanico. Diplomi e lauree rimangono dunque delle carte vincenti per chi è alla ricerca di una posizione lavorativa. Tuttavia le aziende nutrono grande interesse anche per i percorsi formativi, soprattutto quello specificatamente professionale.

E proprio questo potrebbe essere l'asso nella manica per trovare lavoro. E cioè presentare, assieme al titolo di studio, un curriculum ricco. Le aziende infatti guardano anche e sopratutto all'esperienza pregressa del candidato. Concluso il percorso di studi bisogna puntare dunque a stage e tirocini formativi, possibilmente all'estero: la buona conoscenza di una lingua straniera, a parità di curriculum, potrebbe fare la differenza.