Insegnanti e lavoratori ATA si aspettavano già che la legge di stabilità 2015 non avrebbe portato buone notizie sulla loro situazione; purtroppo i timori hanno trovato conferma. Il nuovo apparato normativo annunciato e spiegato attraverso delle slides da Matteo Renzi nel tardo pomeriggio di ieri non ha infatti portato alcun accenno ad eventuali sanatorie riguardanti gli "esodati della Scuola". Stiamo parlando, per chi ancora non lo sapesse, di lavoratori pubblici e docenti che avrebbero già acquisito il diritto al pensionamento secondo la quota 96, composta da 61 anni di età e 35 anni di contribuzione, oppure 60 anni di età e 36 di contribuzione.

Purtroppo una svista nella legge Fornero del 2011 ha di fatto esautorato gli aventi diritto dall'accesso all'Inps, nei casi peggiori per un periodo che può raggiungere perfino i 7 anni di aggravio. Facile comprendere perché gli interessati siano ormai vicini all'intollerabilità della propria situazione lavorativa.

Governo Renzi conferma ambiguità sulla questione, problema rimandato a data da destinarsi?

Sul problema i Governi che si sono succeduti hanno sempre mostrato una certa ambiguità, tanto che in molti hanno colto l'attendismo della politica come una strategia utile ad aspettare che la situazione si risolvesse nel corso degli anni. È forse in questo modo che molti quota 96 sono ormai portati a leggere i continui annunci e i successivi dietrofront che si sono alternati in questi tre anni di attesa per una sanatoria definitiva.

D'altra parte, secondo le ultime dichiarazioni del Premier Renzi e del Ministro dell'istruzione Stefania Giannini, la situazione in cui si sono trovati i Q96 non avrebbe nulla da spartire con quella degli esodati. Per questo motivo "nessun intervento è previsto per mandare in pensione i Quota 96 prima del termine previsto dalla legge Fornero.

Saranno destinati a mansioni diverse […] A questo punto un quota 96 nel piano de #labuonascuola può rientrare non andando in pensione, ma entrando nell'organico funzionale per essere destinato a mansioni organizzative, non alla didattica frontale. Non si tratta di esodati appesi al filo della disperazione".

Nuovo incontro tra comitati Q96 e Miur: si procederà a ulteriore conteggio

Nel frattempo sembra che i tecnici del Ministero dell'istruzione abbiano iniziato un nuovo conteggio della platea, per verificare ad oggi la fattibilità e il costo di un intervento sanatorio.

Da quanto la vicenda è iniziata, diversi lavoratori coinvolti hanno infatti avuto accesso al pensionamento grazie ai benefici della legge 104 oppure attraverso il raggiungimento dei requisiti ordinari. E voi cosa pensate sulle ultime novità relative a questa difficile vicenda? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo; se invece desiderate ricevere gli ultimi aggiornamenti, potete utilizzare il tasto "segui" in alto a destra.