"Si voterà domani la fiducia sul Jobs Act e sono convinto che sia naturale che tutti nel Partito democratico votino come sempre accaduto"; lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo sulla questione della fiducia sul testo per la riforma del lavoro che sta spaccando il Pd diviso anche sulle proposte di legge per la riforma Pensioni 2014-2015 utile a modificare la riforma pensioni Fornero a partire dalla riduzione dell'età pensionabile e dalla pensione anticipata e che deve trovare soluzioni per il pensionamento degli insegnanti della cosiddetta Quota 96 scuola e per i lavoratori esodati."Non temo agguati, qualora ci fossero li affronteremo", ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi che tira dritto sulla riforma e al momento non si esprime sulla riforma pensioni e sulle proposte per la pensione anticipata che arrivano dalla minoranza del suo partito.

Riforma lavoro e pensioni Renzi 2014, Bersani: 'No fiducia ma lealtà sul Jobs Act'

Occorre "responsabilità e lealtà - ha detto dichiarato Pierluigi Bersani della minoranza del Pd che sul fronte della riforma pensioni chiede la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi - anche davanti ad una forzatura come quella della fiducia sul Jobs Act. Continuerò a predicare responsabilità e lealtà - ha sottolineato Pierluigi Bersani che vinse contro Renzi alle primarie ma poi non salì a Palazzo Chigi - anche nel dissenso. La fiducia - ha sottolineato l'ex segretario del Partito democratico - non può essere in discussione. Certo - ha aggiunto ironicamente Bersani secondo quanto riporta l'Ansa - la sera della direzione avremmo potuto tutti andare al cinema...".

Riforma lavoro e pensioni Governo Renzi, Camusso (Cgil): 'Nessuna stagione concertazione, decide sempre la politica'

E mentre si rallenta per la mancanza del numero legale l'esame del Jobs Act al Senato della Repubblica si dichiara insoddisfatta dell'incontro a Palazzo Chigi del premier Renzi con i sindacati la leader della Cgil Susanna Camusso.

"Vedo molto entusiasmo sul fatto che si sia riaperta la sala Verde di Palazzo Chigi - ha detto il segretario generale del più grande sindacato italiano - ma credo che nessuno possa dire che si sia avviata una nuova stagione di concertazione perché - ha aggiunto Susanna Camusso che continuerà a incalzare il Governo Renzi su riforma lavoro e riforma pensioni - il dire andiamo avanti ma poi decide solo politica e con voi discuteremo dopo non è - secondo la leader della Cgil - nessun concreto passo avanti".

Il 25 ottobre a Roma, intanto, è prevista la mobilitazione della Cgil per dire no a questa riforma del lavoro proposta dal Governo Renzi e per sollecitare una riforma pensioni che vada a modificare al più presto la riforma pensioni Fornero correggendo innanzitutto i guasti che hanno penalizzato gli insegnanti della Quota 96 scuola e i lavoratori esodati. Nel frattempo i sindacati Cisl e Uil confermano che il 25 ottobre non saranno in piazza con la Cgil alla manifestazione sulla riforma lavoro e pensioni, ma organizzeranno proprie manifestazioni.

Economia, lavoro, pensioni, Padoan: 'Crisi profonda e prolungata, avanti con le riforme'

"Questa crisi è così profonda e prolungata - ha dichiarato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan - che non può essere superata se non con il coordinamento efficace delle politiche economiche, inclusa e in primis quelle dell'Asia.

La governance globale - ha aggiunto all'assemblea Europa-Asia alla Camera - deve rafforzarsi e l'Italia si impegnerà a fondo per sostenere questa dinamica sia a livello globale del G20 sia in ambito europeo ".