Accesso alla pensione anticipata per docenti che hanno fruito nel corso della loro attività lavorativa dei permessi e congedi ai sensi della legge n. 104. Non si tratta esattamente dei 4 mila docenti che rientrano nei quota 96 della scuola, ma di altrettanti insegnanti che possono accedere alla pensione anticipata. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.

Pensione anticipata scuola: la sesta salvaguardia

Si appresta a diventare realtà la legge di stabilità 2015 che dovrebbe contenere, secondo le ultime indiscrezioni, anche il famoso capitolo sulla riforma Pensioni 2014. Gli argomenti in tema previdenziali, ancora aperti e irrisolti, sono tanti: dalla pensione quota 96 scuola, agli esodati, fino al prestito Inps per alcuni soggetti.

Mentre attendiamo il testo della legge o quantomeno la bozza, vediamo cosa è stato approvato recentemente in ambito sempre previdenziale dal Governo.

La scorsa settimana il Senato ha approvato il testo del Ddl n. 1558 del 2014 che prevede la sesta salvaguardia per gli esodati. Tra i soggetti che possono beneficiarne troviamo anche gli insegnanti che possono chiedere la pensione anticipata, ma solo se hanno usufruito di congedi e permessi connessi alla legge 104, quindi per assistere familiari disabili. Si attende comunque la pubblicazione del Ddl in Gazzetta Ufficiale e le istruzioni dell'Inps, come per le altre salvaguardia, per quanto riguarda tempistiche e moduli per fare domanda di pensione.

Pensione anticipata scuola non è quota 96

E' bene precisare che non si tratta degli stessi insegnanti che rientrano nella cosiddetta quota 96 scuola per cui ancora non si hanno notizie certe per l'accesso alla pensione, più volte annunciato e poi ritirato. Il caso dei quota 96, nato da un errore della precedente riforma pensioni Fornero, il decreto legge 2012 del 2011 convertito in legge n.

214 del 2011, ha comportato il divieto di accedere alla pensione per 4000 lavoratori della scuola. Dalla pagina Facebook ufficiale, i Quota 96 promettono battaglia per far valere i loro diritti e ottenere giustizia, chiedendo proprio al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di provvedere entro la fine dell'anno a risolvere la questione.