Quelli in corso sono giorni decisivi per il futuro previdenziale del nostro paese; la Legge di Stabilità offre l’occasione più unica che rara di costruire una riforma delle pensioni 2014 ampia ed articolata, con tutta una serie di vertenze - in primis precoci, esodati e Quota 96 Scuola - ancora in attesa di soluzione. Nonostante un quadro così allarmante si vanno però addensando parecchie nubi all’orizzonte, complici un dibattito previdenziale sostanzialmente assente ed un governo, quello guidato da Renzi, che continua a rimanere sordo dinnanzi alla richiesta di aiuto formulata da centinaia di migliaia di italiani.

A sperare in una Legge di Stabilità ben fatta troviamo in primis i lavoratori precoci, che potrebbero essere interessati dalle nuove forme di pensione anticipata annunciate a più riprese dal ministro Poletti: lo stesso responsabile del Welfare ha più volte paventato l’ipotesi di configurazione di un ponte o scivolo pensionistico che consenta agli over 60 rimasti senza lavoro (per la stragrande maggioranza si tratta di esodati) di accedere comunque al pensionamento, ma come già accennato nel corso di precedenti contributi nessuna di questa ipotesi ha trovato sin qui concretizzazione in un pull di soluzioni o proposte tangibili. Riforma Pensioni 2014 sempre lontanissima per i Quota 96 della Scuola, che 48 ore fa hanno avuto a che fare con le scandalose dichiarazioni del ministro Giannini, che per i 4mila docenti bloccati dalla Fornero ha previsto il futuro inserimento in organico funzionale e una dismissione dalla docenza diretta.

Insomma quanto ci voleva per rientrare dell’ingiustizia subita. Quello connesso alla Legge di Stabilità pare in definitivo l’atto finale: se il governo Renzi non prevedrà al suo interno una riforma delle pensioni 2014 ampia e strutturata, ogni intervento verrà rinviato a data da destinarsi con conseguenze devastanti sul già precario sistema previdenziale italiano.



Riforma pensioni 2014, precoci, esodati e Quota 96 Scuola: governo Renzi all’atto finale ma i segnali non suono buoni

Come accennato in apertura, la Legge di Stabilità dirà molto circa l’iter di attuazione di una possibile riforma delle pensioni 2014: a sperare troviamo in particolare precoci ed esodati, ‘diversamente’ vittime della riforma Fornero ma ugualmente in cerca di una soluzione che possa consentire l’accesso al pensionamento in deroga agli stessi requisiti Fornero. Per gli esodati si parla ormai da mesi di un ponte o scivolo pensionistico, ma quest’idea sembra esclusivamente materializzata nella mente di Poletti che non ne ha mai dettagliato il funzionamento né pubblicamente né agli altri membri del governo Renzi. Dalla ratifica della riforma Fornero l’Italia ha speso oltre 11,5 miliardi di euro in salvaguardie, sarebbe dunque ora (anche per una questione di finanza pubblica) di intervenire con una misura strutturale. Discorso simile per i lavoratori precoci, che potrebbero avere la ‘fortuna’ di essere indirettamente interessati da alcune novità attinenti pensione anticipata e prepensionamento, ma anche qui senza un range di interventi studiati ad hoc giungere ad una soluzione strutturale e definitiva sarà impossibile. Le speranze però, seppur appese ad un lumicino, ci sono, cosa che purtroppo non si può dire per i Quota 96 della Scuola: una riforma delle pensioni 2014 che interessi la categoria è ormai da escludersi, con il ministro Giannini ad aver anzi annunciato un diverso collocamento per i 4mila docenti impossibilitati ad accedere al pensionamento nonostante un requisito di uscita dall’impiego maturato quasi tre anni fa. I Quota 96 della Scuola saranno inseriti nell’organico funzionale e sottratti alla docenza diretta, cosa che ha insieme dello scandaloso e del ridicolo. Seguiremo comunque i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.