Buone notizie dalla Spagna relativamente al mondo del lavoro. Al termine del terzo trimestre i dati sono positivi e nuovi posti di lavoro sono all'orizzonte. Finalmente una buona notizia che restituisce speranza non solo ai cittadini spagnoli, ma forse anche agli italiani che possono vedere davanti ai loro occhi un futuro migliore. I più colpiti dalla disoccupazione sono i giovani che non riescono a trovare la loro indipendenza: vorrebbero crearsi una famiglia, ma senza lavoro e senza risparmi la categoria non si azzarda a fare passi rischiosi.

Certo, ci sono anche i cinquantenni che hanno perso l'occupazione di una vita e anche per loro non è facile andare avanti nella quotidianità. Ma se la Spagna può guardare al futuro, anche l'Italia può seguire la stessa strada.

La ripresa economica e soprattutto la creazione di nuovi posti di lavoro è la conferma che il sistema adottato sta avendo i suoi effetti e piano piano, anche se lentamente, ci sono risultati positivi che fanno riemergere dalle ceneri la nazione. Non si può dimenticare che la Spagna è il secondo Paese ad avere un tasso di disoccupazione molto elevato nell'area della moneta unica. Nello specifico dell'analisi statistica condotta dall'ufficio di statistica iberico, il periodo in esame riscontra una bassa percentuale di disoccupati, ovvero è calata del 23,67 per cento rispetto al secondo trimestre pari al 24,47 per cento e del terzo trimestre del 25,65 per cento.

L'anno di riferimento è il 2013. Anche gli analisti sono rimasti sorpresi da questi dati così positivi e hanno superato le aspettative. Infatti l'ufficio di indagine statistica aveva previsto un tasso di disoccupazione pari al 24 per cento. Numericamente parlando le persone che si trovano senza lavoro sono scese di circa 195 mila unità, portando qui il totale dei disoccupati a 5,400 milioni.

Quindi il numero complessivo di persone non collocate ha registrato una discesa in termini annui di circa 515 mila unità. In conclusione, buone notizie per la vicina Spagna: secondo gli statisti si tratta del maggior calo registrato in un terzo trimestre.