Qualcosa si sta muovendo nel delicato terreno della Riforma Pensioni 2014 del Governo Renzi stando alle ultime notizie. Il primo passo per cercare di sistemare le categorie di lavoratori più disagiate riguarda gli Esodati. Infatti la a commissione Lavoro del Senato, che ha come presidente l'ex ministro Maurizio Sacconi, ha deciso di approvare il ddl sulla sesta salvaguardia per gli oltre 32mila lavoratori esodati che a causa della Riforma Fornero erano rimasti in un limbo. La buona notizia inoltre è che questo provvedimento è stato approvato in via definitiva senza nessun cambio rispetto a quando è uscito dalla Camera.

Questo ddl non può che portare commenti positivi da parte degli esponenti del Governo Renzi, ma anche dei sindacati e delle parti sociali che da tempo chiedevano di sistemare la questione sugli esodati. Resta però ancora aperto il confronto per una pensione anticipata anche per lavoratori precoci o per chi fa lavori usuranti. Queste categorie non meritano forse lo stesso trattamento? La loro situazione (come anche quella dei quota 96) non andrebbe risolta una volta per tutti?

Riforma Pensioni: pensione anticipata per precoci e per lavori usuranti, quando?

Come ha ribadito anche Cesare Damiano nelle ultime dichiarazioni, questo degli esodati è un passo in avanti, ma "Molta strada resta ancora da fare: proseguire per mettere al sicuro altri lavoratori rimasti senza reddito e introdurre un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico".

Proprio la prossima legge di stabilità potrebbe essere il campo giusto per cercare di riformare finalmente il sistema delle Pensioni, ma come sempre bisognerà fare i conti con la mancanza di coperture finanziarie. Se non verrà affrontato il tema della pensione anticipata per lavoratori precoci e chi fa lavori usuranti nella prossima legge di stabilità, si rischia che la riforma pensioni non cambi nel 2014 e nemmeno nel 2015.

La speranza per queste categorie di lavoratori resta quella che possa esser presa in considerazione la proposta di pensione anticipata con 62 anni di età e 35 anni di contributi maturati, cosa che permetterebbe con facilità ai lavoratori precoci di avere i requisiti per uscire dal mondo del lavoro e beneficiare di questo provvedimento.

Il problema purtroppo rimane quello che il Governo conscio di questo fatto sta tergiversando, sapendo che al momento non ha trovato le coperture finanziarie per sistemare questi problemi. Per sapere se la proposta di Damiano sarà presa in considerazione in tempi brevi e nella prossima legge di Stabilità non ci resta che attendere. Intanto se volete esser sempre aggiornati sulle ultime news inerenti la riforma Pensioni di Renzi, cliccate su segui a fianco al titolo.