Il governo Renzi annuncia le novità, lancia il classico 'sassolino nello stagno' e poi tira indietro la mano. Ancora una volta, l'esecutivo presieduto dall'ex sindaco di Firenze fa marcia indietro, smentendo le dichiarazioni rese alcune settimane fa dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Questa volta, l'argomento è quello riguardante gli esami di Stato e le loro modalità di svolgimento. Come ricorderete tutti, il responsabile del Miur aveva annunciato grandi novità per la maturità, già a partire dal prossimo giugno 2015: niente più commissari esterni, ma soltanto membri interni, per esigenze economiche e di spending review.

L'onorevole Giannini, tra l'altro, aveva parlato anche di cambiamenti che avrebbero riguardato lo svolgimento delle prove, anche se per quest'ultimo punto, regnava molta più incertezza.

C'è da risparmiare sulla Scuola, si è detto, e i commissari esterni incidono parecchio sulle spese riguardanti lo svolgimento degli esami di stato. Prontamente è arrivata la smentita, addirittura per bocca del presidente del Consiglio, Renzi che ha parlato dell'argomento.

Esami di Stato: commissari esterni confermati anche per il prossimo giugno 2015  

Matteo Renzi ha precisato come sia in atto una discussione circa l'opportunità di tornare alla commissione interna, ma il premier ha confermato che gli studenti che sosterranno il prossimo esame di maturità 2015 lo faranno ancora secondo le 'vecchie regole', ovvero con la presenza dei commissari esterni. Il presidente del Consiglio ha dichiarato, inoltre, che la decisione in merito a questo cambiamento non verrà presa sulla base della convenienza economica ma tenendo conto di fattori di efficienza. 
Ancora una volta si avverte una divergenza piuttosto marcata sul 'pensiero' del ministro Giannini e il punto di vista del premier Renzi e non è la prima volta che appare evidente questa mancanza di sintonia: segni di difficoltà in seno al governo? Aspettiamo altre importanti verifiche in grado di confermare questi sospetti.