Sembra finalmente in preparazione l'intervento del Governo Renzi sulla questione delle Pensioni d'oro e dell'ingiusto cumulo nel passaggio retributivo - contributivo, che dovrebbe essere già attivo a partire dalla legge di stabilità 2015. Il punto del contendere era piuttosto semplice: a causa di una svista nella precedente Riforma Fornero, quello che valeva per i semplici lavoratori funzionava al contrario per una stretta cerchia di fortunati pensionandi. Un errore che nell'arco degli anni produrrebbe un buco di miliardi di euro, creando così una conseguenza assurda: mentre si chiede ai lavoratori disagiati di fare sacrifici, si elargisce a chi è già destinatario di una pensione elevata.

Che si dovesse arrivare ad un emendamento in grado di sanare la questione non era quindi una semplice questione di bilancio, ma un vero e proprio esercizio di buon senso.

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Conti alla mano, non si tratta nemmeno di questione da poco conto. Se l'emendamento non riuscirà a risolvere il problema, l'aggravio sui conti dell'Inps potrebbe superare i due miliardi e mezzo di euro nell'arco di soli 10 anni. Sono i numeri in arrivo dal Codacons a certificare la situazione, perché con la legge n. 114 del 2011 si era previsto di mettere un limite alle pensioni più alte, secondo precisi parametri. A risultare coinvolti sono i lavoratori con reddito elevato che hanno:

  • oltre 40 anni di contribuzione presso l'Inps;
  • dai 70 ai 75 anni di età.

Nel complesso, i soggetti che avrebbero deciso di mantenersi attivi sul lavoro non dovevano percepire una mensilità previdenziale superiore ai quattro quinti della precedente retribuzione. Ma ciò che ha scioccato maggiormente l'opinione pubblica, era stata l'eliminazione di questo vincolo da parte di un misterioso parlamentare, rimasto per ovvi motivi anonimo.

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Del resto, come avevamo già raccontato in un nostro precedente articolo sulle pensioni più ricche, era davvero impossibile non notare la dicotomia di trattamento esistente tra lavoratori disagiati (come i precoci, gli esodati, coloro che hanno svolto lavori usuranti, i quota 96 e i disoccupati in età avanzata) e i futuri pensionati d'oro. Una sorta di "Robin Hood" al contrario, che non gioverebbe all'immagine dei decisori pubblici. E voi, cosa pensate al riguardo di questa vicenda? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo. Se invece desiderate restare aggiornati sulle ultime novità in campo previdenziale, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto.