Di sicuro c'è che l'attuale legge di stabilità non ha portato alla tanto sperata soluzione del problema. Il 2014 si chiuderà pertanto senza una salvaguardia generalizzata per i lavoratori disagiati, se non per quella già approvata dal Parlamento (relativa ad una buona parte dei lavoratori esodati) e per emendamenti ad hoc che potrebbero arrivare dalla discussione alla Camera e al Senato. È da questa consapevolezza che parte il ragionamento del neo commissario Inps Tiziano Treu, il quale si è trovato a gestire una situazione dell'Inps tutto sommato sostenibile dal punto di vista dei conti, ma alquanto preoccupante per quanto concerne la pace e la tenuta sociale.

Da ormai tre anni vi sono infatti molti lavoratori che non riescono ad accedere al welfare previdenziale, a causa del contemporaneo irrigidimento dei requisiti anagrafici e contributivi di pensionamento avvenuto con la Riforma Fornero. Sarà questa la vera sfida che Treu dovrà risolvere, e ne risulta ben consapevole se si prendono come riferimento le sue dichiarazioni.

Le ultime dichiarazioni di Treu in merito: "proposte per introduzione di flessibilità"

Stante la situazione, non stupiscono le ultime affermazioni fatte da Tiziano Treu in merito alla vicenda: "sono convinto sia necessaria qualche forma di flessibilità [...] la legge Fornero si può migliorare [...] questo dovrebbe essere un impegno per l'anno prossimo".

Resta implicito che Treu avesse in testa le tante posizioni di difficoltà, come quelle dei lavoratori esodati, dei precoci con oltre quarant'anni di contribuzione e nonostante ciò ancora bloccati sul lavoro. Oppure degli insegnanti e lavoratori ATA quota 96 della scuola, per non parlare di chi perde semplicemente il lavoro in un'età troppo avanzata per potersi reinserire, ed è allo stesso tempo troppo giovane per poter ottenere il pensionamento.

A tal proposito, sarà molto importante il lavoro di mediazione con i tecnici del MEF e della Ragioneria dello Stato, affinché si possa superare l'ostacolo del vincolo di spesa. Adottando i giusti parametri, si potrebbe riuscire a licenziare una sanatoria generalizzata, salvaguardando i conti pubblici e livellandone il costo tra gli attori coinvolti: "ci sono varie opzioni, anche far pagare un po' l'uno e un po' l'altro".

 

Treu resta scettico su Referendum Lega. Prestito pensionistico e quota 100 opzioni più probabili?

Sulle possibili soluzioni da attuare nel 2015, non vi sono ancora sbilanciamenti da parte del neo commissario Inps. Treu ha invece espresso i propri dubbi sul referendum abrogativo della Lega Nord, ritenendo la soluzione come quella meno probabile perché all'atto pratico le iniziative popolari che sono state effettivamente approvate risalgono a decenni fa. Ed anche a molti altri commentatori il referendum è sembrato al momento più una possibilità per mettere ulteriore pressione al Governo Renzi piuttosto che una vera e propria possibilità di soluzione. Tra le strategie che sarebbero in linea con la logica di mediazione, vi sarebbero invece il prestito pensionistico dell'Inps e la pensione anticipata con quota 100.

Quest'ultima soluzione, proposta dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, sembra anche quella preferita dai lavoratori, perché giudicata come un compromesso accettabile. Come sempre, restiamo in attesa delle vostre opinioni attraverso i commenti del sito. Se invece volete restare aggiornati sulle ultime novità relative alla previdenza, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto.