In questi giorni sono stati diversi i colpi di scena in Parlamento. Alcuni giorni fa, l'onorevole Giorgio Airaudo, di Sinistra Ecologia e Libertà, aveva presentato un emendamento alla Legge di Stabilità che chiedeva il pensionamento immediato dei Quota 96 della Scuola. Inizialmente, la modifica era stata cancellata, nonostante la storica sentenza del Tribunale di Salerno, che aveva approvato la concessione della pensione per una quarantina di docenti. Successivamente, l'emendamento è stato riammesso in Commissione Bilancio ed ora partirà la discussione dal prossimo lunedì in Parlamento.

Tale provvedimento sul tema della pensione per i Quota 96 è stato reputato ammissibile, perciò si apre uno spiraglio per quei 4 mila lavoratori del mondo dell'istruzione che da quasi tre anni attendono di andare in pensione, pur avendo raggiunto i requisiti per accedervi. La questione delicata, dunque, si riapre a sorpresa grazie alla riammissione dell'emendamento in Commissione Bilancio, anche se per sorridere completamente bisognerà attendere la loro approvazione. L'ostacolo da superare sarà quello della Ragioneria di Stato, che più volte ha bocciato proposte per mancata disponibilità di coperture economiche.

L'emendamento di Sel permetterebbe a migliaia di lavoratori della scuola, che hanno maturato il diritto alla pensione entro la fine dell'a.s.

2011-2012, di poter andare in pensione dall'1 settembre 2015. Tra i 4 mila docenti, intanto, qualcuno ha già avuto modo di accedere alla previdenza perché ha maturato i requisiti previsti dalla Legge Fornero oppure perché hanno approfittato della Legge 104/1992 uscendo anticipatamente dal mondo del lavoro.

Per quelli che ancora sono in attesa di risposte, invece, la proposta emendativa di Giorgio Airaudo dovrà ricevere l'approvazione, ma la strada verso questo traguardo sarà particolarmente lunga e tortuosa.

Nel frattempo, l'Anief ha espresso soddisfazione per la riammissione di tale provvedimento nel testo della Legge di Stabilità, staremo ora a vedere se avrà lunga vita oppure se sarà presto bocciato, dato che fino ad oggi non c'era mai stato nessun emendamento simile proposto dal PD, proprio a sottolineare la difficoltà nel portarlo avanti.