Sul fronte della riforma delle Pensioni, i due temi più caldi degli ultimi giorni sono senza dubbio le questioni legate agli esodati da una parte e ai Quota 96 della scuola dall'altra. Entrambe sono tornate alla ribalta per ragioni diverse: i comitati degli esodati si ribellano contro una controversa affermazione dell'Inps, mentre i lavoratori scolastici penalizzati dalla Fornero hanno festeggiato un'importante sentenza a loro favorevole e la presentazione, dopo mesi di silenzio, di emendamenti per il loro pensionamento nella legge di stabilità.
Intanto, ed è notizia delle ultime ore, il numero dei Quota 96 è sceso sotto le 3 mila unità. Ma finora, a mancare sono ancora una volta atti concreti. Vediamo gli ultimi aggiornamenti sulle due vertenze.
Riforma pensioni, esodati contro l'Inps: "mente"
Ha fatto molto discutere la recente affermazione dell'Inps secondo cui il triste capitolo esodati sarebbe stato risolto. Tutti gli esodati sono stati salvaguardati, "sono finiti, restano soli casi specifici" hanno affermato i due massimi vertici dell'Inps, il commissario straordinario Tiziano Treu e il direttore generale dell'istituto Mauro Nori, al termine di un incontro il 12 novembre in commissione Lavoro al Senato. Come affermato dalla senatrice PD Parente, rimarrebbero solo "dei casi individuali".
Ma la rete dei comitati degli esodati ha reagito con fermezza a questa presa di posizione, parlando di dichiarazioni mendaci da parte dell'istituto di previdenza e chiedendo, in una lettera aperta, il diretto intervento del ministro del lavoro Giuliano Poletti e della Commissione di Vigilanza sugli enti previdenziali. Secondo i rappresentanti dei diretti interessati, che citano la risposta dello stesso Inps ad una interrogazione parlamentare, gli esodati ancora non coperti da salvaguardia sarebbero ben 49.500.
Come reagirà il governo Renzi a questa rivendicazione? Darà ascolto alla rete?
Pensioni Quota 96 della scuola: emendamenti e nuovo conteggio
Un altro balletto di cifre è quello che interessa i Quota 96 della scuola, i cosiddetti "esodati scolastici" rimasti bloccati in servizio a causa di un errore della riforma delle pensioni Fornero, che non ha considerato la peculiarità del calendario scolastico.
Negli ultimi giorni la categoria è stata al centro di importanti news: in primo luogo è da evidenziare la clamorosa sentenza emessa dal giudice del lavoro del Tribunale di Salerno, che ha riconosciuto il diritto al pensionamento di 42 lavoratori in Quota 96, bocciando di fatto la riforma Fornero del 2011. A seguito di questo pronunciamento, molti altri Q96 hanno inviato diffide al premier Matteo Renzi chiedendo di poter usufruire dello stesso trattamento, cioè il pensionamento immediato. Dall'altro lato è da registrare la presentazione di due emendamenti alla legge di stabilità che chiedono per i Quota 96 il diritto al ritiro dal 1 settembre 2015: uno vede come primo firmatario l'On. Prataviera della Lega Nord, il secondo dall'On.
Di Salvo di SEL. Saranno approvati? Il destino di entrambi dipende anche dalla esatta quantificazione numerica della platea dei Quota 96. Le ultime news in merito parlano di una cifra ben inferiore ai 3976 lavoratori individuati dall'Inps negli scorsi mesi: a questi vanno infatti sottratti, secondo le più recenti stime dello stesso istituto di previdenza, i salvaguardati (coloro che hanno usufruito della L. 104 nel 2011) e coloro che hanno già raggiunto i nuovi requisiti della norma Fornero del 2011 e sono già in pensione o lo saranno dal settembre 2015. Il totale? 2.700 lavoratori, per una spesa complessiva di 283 milioni. Se volete rimanere aggiornati sui temi inerenti la riforma delle pensioni, gli esodati e i Quota 96 della scuola vi invitiamo a cliccare sul tasto "Segui" sotto il titolo dell'articolo.