Sono previsti diversi scioperi per il mese di dicembre, non solo lo Sciopero Generale del 12 ma anche quello del personale Ata, ovvero i precari della Scuola, che scenderanno in piazza il primo dicembre insieme ad altre categorie del pubblico impiego. Le motivazioni delle proteste sono diverse: dalla richiesta di assunzione a tempo determinato da parte dei precari della scuola alle istanze dei sindacati e dei Comuni che contestano i tagli e le riforme inserite nella Legge di Stabilità. Nonostante gli annunciati moti di piazza il Governo però fa sapere che è determinato ad andare avanti con le riforme, definendo queste proteste in buona parte strumentali.

Renzi sottolinea infatti che contro i precedenti Governi, soprattutto quello Monti, i sindacati non hanno usato lo strumento dello sciopero per contestare gli aumenti delle tasse sulla casa, nè tanto meno contro la discussa legge Fornero.

Scioperi di dicembre 2014: il primo del mese è il giorno del personale ATA della scuola

I primi a scendere in piazza il mese prossimo saranno il personale ATA della scuola, che protesta contro gli errori fatti dal Ministero sul famoso allegato D3 necessario per l'inserimento in graduatoria degli aspiranti insegnanti, sulle mancate assunzioni promesse dal Governo Renzi, e sulla scarsa retribuzione dei loro salari. Dal canto loro i precari ATA potranno fare leva anche su una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea che chiede al Governo italiano di stabilizzare i precari che hanno superato i 36 mesi di attività continuativa.

Il primo dicembre scioperano anche insieme ai precari della scuola il personale del pubblico impiego che chiede lo sblocco del turnover e il rinnovo del contratto nazionale per molte categorie.

Scioperi di dicembre 2014: il 12 c'è lo sciopero generale

Il 12 dicembre sarà il turno dello sciopero generale dei lavoratori indetto da Cgil, Uil e Cisl.

Dopo alcune titubanze, sembra che adesso i sindacati marceranno uniti nello sciopero generale a grido di "cosi non va!", slogan scelto per la manifestazione. Alle manifestazioni però non potranno partecipare i lavoratori impiegati nei servizi di trasporto pubblico. Tale veto è arrivato dal Garante degli scioperi, che ha ritenuto non praticabile la scelta di attuare due blocchi del servizio in 10 giorni.