Torna al centro della bufera il caso connesso al Test di Medicina 2015: le novità più importanti riguardano in primis il comparto specializzazioni, con la CGIL ad aver avviato una campagna pro ripescaggio dei candidati che hanno preso parte ai test del 29 e 31 ottobre scorsi: l’obiettivo è quello di ricreare le condizioni che hanno condotto il TAR a riammettere oltre 5mila studenti ai Cdl, cosa che però continua a bloccare la normale erogazione delle lezioni. La Conferenza dei presidenti dei corsi di laurea in Medicina continua a sollecitare il ministro Giannini e il Miur affinchè intervengano, c’è in gioco il diritto allo studio di migliaia di ragazzi, oggi messo a rischio da lezioni seguite in video conferenza e aule stracolme che in più di qualche caso non consentono la frequenza a tutti gli intervenuti.

Sullo sfondo rimane poi la vicenda clou, quella connessa alla possibile abolizione del Test di Medicina 2015: l’idea rimane sempre la stessa (abolire il test d’ingresso continuando a preservare però il numero chiuso), con il ministro della Sanità Lorenzin ad essere intervenuta dichiarandosi favorevole all’abolizione dello stesso Test di Medicina 2015 paventata dal duo Giannini-MIUR.

Test di Medicina 2015, abolizione MIUR-Giannini e specializzazioni: irrompe la politica – Parla il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin

Volessimo argomentare al meglio il dibattito sorto attorno al Test di Medicina 2014-2015 dovremmo dividere il nostro ragionamento in tre differenti linee prospettiche: il primo fondamentale problema esula dal Test di Medicina 2015 per virare sull’anno in corso, con decine di Università ancora in grande imbarazzo nell’erogare a platee ‘oceaniche’ di studenti le lezioni previste dal Corso di Laurea. Ad aver fatto saltare il banco la riammissione di oltre 5mila studenti disposta dal TAR, cosa che ha letteralmente congestionato le strutture universitarie: docenti, Rettori e coordinatori continuano a minacciare l’autosospensione per ‘non divenire complici dell’impoverimento dell’offerta formativa italiana’, e se il MIUR e il ministro Giannini non interverranno al più presto si arriverà ad un punto di non ritorno. La seconda grande direttrice attorno alla quale appare doveroso muoversi esula ancora una volta dal solo Test di Medicina 2015 e risulta connessa al caos specializzazioni: tralasciando la riforma richiesta dal Ministro Giannini (anche qui i docenti hanno parlato di scenari impossibili da concretizzarsi entro la fine dell’anno) tiene ancora banco il caso connesso agli errori effettuati sui test, con la CGIL ad aver aperto una campagna chiedendo il ripescaggio di tutti i candidati che hanno partecipato agli stessi test tenutisi il 29 e 31 ottobre.



In attesa di conoscere gli esiti della mossa della CGIL, continua infine a tenere banco (e qui siamo al terzo macro blocco) la questione collegata alla possibile eliminazione del Test di Medicina 2015: il MIUR e il ministro Giannini si dicono ancora favorevoli all’abolizione con previsione di uno sbarramento al secondo anno, ma nonostante ciò continuano a non trapelare indiscrezioni su come si voglia configurare lo sbarramento stesso. Il metodo alla francese dimostra di funzionare in un altro paese con un altro contesto e un’altra strutturazione universitaria, e nonostante sia l’unica ipotesi concreta di riforma è forse il caso di ponderare al meglio prima di abolire il Test di Medicina 2015 prevedendo poi uno sbarramento al secondo anno sul modello transalpino. Di recente è intervenuto anche il Ministro della Sanità Lorenzin, che ha sottolineato come cambiare sia fondamentale: dunque si all’abolizione del test ma nessuna via concreta da seguire. E Voi che cosa ne pensate? Siete favorevoli all’abolizione del Test di Medicina 2015? Che idea vi siete fatti? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto! Se desiderate rimanere aggiornati sulla vicenda vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo.