L'opzione donna, la possibilità data alle donne dipendenti di andare in pensione prima rispetto ai normali termini di legge col calcolo contributivo introdotta nel 2004 dalla riforma Maroni-Tremonti, è arrivata alla scadenza. O perlomeno così ha deciso l'Inps, che interpretando la normativa a suo favore, ha specificato in una nota che il termine 31 dicembre 2015 si riferisce al momento dell'uscita effettiva e non al conseguimento del diritto. In altre parole, l'opzione donna si chiude un anno prima di quello che tutti si aspettavano. Come riporta Il Messaggero, le lavoratrici del settore privato matureranno i requisiti nel mese di novembre 2014, mentre quelle del settore pubblico nel mese di dicembre 2014.

E adesso cosa succederà?

Pensioni 2014 e INPS, opzione donna: amata da molte

L'opzione donna era stata accolta bene, nonostante comportasse un assegno pensionistico inferiore a causa del calcolo contributivo. Con l'introduzione della Legge Fornero (che si spera venga abolita) i requisiti per raggiungere il traguardo della pensione sono diventati più rigidi, e molte donne, su cui grava anche il peso della famiglia e della casa, preferivano rinunciare ad un assegno più cospicuo, piuttosto che allungare il periodo lavorativo. Ma adesso l'INPS ha deciso che la possibilità termina qui. E il Governo non sta muovendo un dito in favore delle donne, nonostante le interessate si siano riunite che in un comitato per portare avanti la questione e ottenere almeno la proroga fino al 2015, data scritta nella norma.

Ma l'INPS ha dalla sua parte il ministero dell'Economia, che evidenzia la mancanza di coperture finanziarie.

Pensioni 2014 e INPS, opzione donna e anticipata

Ma la possibilità di andare in pensione anticipata col metodo contributivo, non doveva essere estesa anche agli uomini? Doveva... perché il Governo ha fatto marcia indietro. A partire dal mese di gennaio 2015, i requisiti per la pensione saranno quelli della pensione di vecchiaia: 63 anni e 9 mesi di età (66 e 3 mesi settore pubblico) e 41 anni e 6 mesi di contributi per la pensione anticipata. Requisiti che nel tempo tenderanno ad essere innalzati. In altre parole, come sempre, non possiamo aspettarci niente di positivo.