E' ancora "guerra aperta" nel Pd di Renzi su Jobs act e riforma pensioni 2015. "Non credo che ci siano caricature. Non credo sia una caricatura quando vengo definito una Thatcher dè noantri. Si dice che il Jobs act è fascista o che il Partito democratico ha la linea economica della troika".

Jobs act e riforma pensioni 2015, Pd, Renzi a Fassina: non voglio obbedienza ma lealtà sì

Così il premier e segretario del Pd Matteo Renzi ha risposto a Stefano Fassina nelle repliche all'assemblea nazionale del Pd sempre più spaccato su riforma lavoro e riforma pensioni 2015, modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e nuove forme di pensione anticipata.

"E' bello discutere e approfondire - ha aggiunto il capo del governo nonché segretario del partito di maggioranza in Parlamento - ma poi c'è un principio, a un certo punto si decide. Non sono affezionato al principio di obbedienza, ma un partito sta insieme - ha sottolineato Matteo Renzi - sulla base di lealtà".

Jobs act e riforma pensioni, 'guerra' nel Pd, Fassina: Renzi ormai rappresenta establishment

"Credo sia grave che Renzi - aveva detto l'ex ministro dell'Economia e delle Finanze Stefano Fassina all'assemblea del Pd parlando di riforma lavoro e pensioni 2015 - non abbia speso una parola sui milioni di persone che venerdì sono scesi in piazza rinunciando a parte dei loro stipendi.

Questo significa - ha sottolineato il parlamentare dem - che il Partito democratico sta cambiando identità e sta diventando - ha detto Stefano Fassina - il partito dell'establishment che attua il programma della troika, svalutando il lavoro - ha accusato - nell'impossibilità di svalutare la moneta".

Riforma lavoro e pensioni 2015, scontro nel Pd, Civati a Renzi: pronto a fondare nuovo partito

Ad agitare il fantasma della scissione del Pd il deputato Pippo Civati, uno dei leader della minoranza interna.

"Si è rovesciata - ha detto Civati che il 12 dicembre era in piazza per lo sciopero generale di Cgil e Uil contro il Jobs act e la riforma Pensioni 2015 - la speranza che Renzi aveva dato un anno fa, ora le politiche del governo così aggressive, e me lo dicono i lavoratori, fanno paura. L'anno scorso - ha aggiunto quando abbiamo eletto Renzi qui a questa assemblea non parlava di abolire l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, non diceva che i sindacati erano una cosa terribile e non si parlava di sblocca Italia ma anzi - ha sottolineato lo sfidante di Renzi che si è detto pronto a fondare un nuovo partito - che le grandi opere non funzionano.

Io segnalo questi problemi".

Riforme, lavoro e pensioni 2015, Cuperlo: scissione Pd? Accantoniamo questa parola

"Scissione? Accantoniamo questa parola, facciamo finta che non sia mai stata pronunciata", ha dichiarato il deputato Gianni Cuperlo a margine dell'assemblea del Partito democratico restando tuttavia contro le politiche del Governo Renzi sul Jobs act e la riforma pensioni. Ma non è messa in discussione da Cuperlo la tenuta del Pd. "Il Pd - ha sottolineato l'ex sfidante di Matteo Renzi alle primarie - la nostra famiglia e qui noi vogliamo restare. Anche se non è ancora - ha sottolineato Gianni Cuperlo - il partito che avevamo immaginato e l'inchiesta Mafia Capitale lo dimostra".

"Bisogna prendere atto - ha proseguito - che il capo del governo vuole andare ad elezioni nel 2018, ma ci vuole disponibilità - ha evidenziato Cuperlo all'assemblea del Pd - a fare buone riforme e ad ascoltare opinioni diverse".