Restano tutti puntati sulla legge di stabilità 2015 gli occhi dei lavoratori e dei pensionati che attendono risposte dal Governo Renzi circa le misure sanatorie necessarie per porre rimedio ai disagi della legge Fornero. Riassumendo, durante il passaggio alla Camera sono stati affrontati i nodi dei lavoratori precoci ed è stato messo un tetto alle Pensioni d'oro, ma già in precedenza era stata approvata la sesta salvaguardia per i lavoratori esodati. Nonostante queste premesse, sono ancora moltissime le persone che chiedono un'intervento del Governo e del Parlamento per la propria posizione, si pensi ad esempio agli esodati ancora senza copertura, ai quota 96 della scuola o ai disoccupati in età avanzata.
Resta da slegare anche il nodo dell'opzione donna, visto che l'Inps di fatto si è trincerata dietro un congelamento di tutte le pratiche (che però vengono ancora protocollate), in attesa di sapere dall'esecutivo come comportarsi.
Pensioni 2015: in attesa di sapere cosa accadrà al Senato, vediamo i punti fermi fino ad oggi
È chiaro che in questa situazione sarà decisivo il passaggio al Senato, seppure non sembrano esserci le possibilità tecniche affinché si arrivi ad un vero e proprio provvedimento di salvaguardia per tutte le situazioni che necessiterebbero di maggiore flessibilità per l'accesso all'Inps. Di sicuro vi è stata l'approvazione alla Camera della misura che permetterà ai lavoratori precoci il pensionamento con 42 anni e mezzo per gli uomini e 41 e mezzo per le donne, indipendentemente dal vincolo dei 62 anni di età previsto dalla legge Fornero 2011.
Sia questo provvedimento che quello sul tetto delle pensioni d'oro dei dipendenti pubblici dotati di stipendi elevati, dovrebbero trovare conferma a breve. A cambiare dovrebbe essere invece l'aumento dell'imposizione sui fondi pensione privati, sulle casse professionali e sul TFR, che sarà rimodulato per andare incontro alla necessità di mantenere ragionevolmente accessibile il secondo pilastro previdenziale.
Mini Pensione e Quota 100 tra le proposte più probabili per un provvedimento generale nel 2015
Stante la situazione, sarà molto difficile che si possa arrivare ad una soluzione universale prima del prossimo anno, anche se diversi esponenti del Partito Democratico hanno spiegato che qualcosa potrebbe muoversi già a partire dai primi mesi del 2015.
Le opzioni più gettonate per il momento restano due. La prima arriva dal Neo Commissario Inps Tiziano Treu e riguarda le mini pensioni, realizzabili tramite un prestito pensionistico che sarebbe poi recuperato con delle trattenute Inps, una volta raggiunta l'età della quiescenza. Più apprezzatodai pensionandi sembra invece essere il nuovo progetto Damiano (dal nome del Presidente della Commissione lavoro alla Camera). L'idea sarebbe quella di offrire la pensione a tutti purché si raggiunga la quota 100, dove il numero dovrebbe rappresentare la sommatoria tra anni di contribuzione ed età anagrafica.
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