Arrivano nuove dichiarazioni dal Parlamento sulla recente legge di stabilità 2015 e sull'impatto che questa ha avuto nel campo della previdenza. Con le ultime misure approvate nel 2014 si è infatti posto rimedio a tante situazioni di difficoltà, basti ricordare all'eliminazione delle penalizzazioni che (a partire dalla legge Fornero del 2011) pesavano sui lavoratori precoci. In precedenza potevano accedere alla quiescenza anticipata solo subendo delle pesanti trattenute. Vi è anche da sottolineare che questo via libera potrebbe avere dei risvolti interessanti anche per i lavoratori esodati, visto che di fatto molte persone avevano scelto di evitare la precedente opzione di prepensionamento proprio a causa delle riduzioni previste sulla mensilità erogata dall'Inps.

Ora si apre un nuovo scenario, visto che i parametri potrebbero indurre alcuni pensionandi ad uscire dalla salvaguardia parlamentare dedicata agli esodati per fruire della nuova pensione anticipata senza penalizzazioni, riaprendo così le rispettive posizioni all'interno delle graduatorie.

I commenti dell'Onorevole Maria Luisa Gnecchi sulla pensione anticipata e sul sistema Inps

La recente misura sanatoria sulle Pensioni anticipate dei lavoratori precoci ha fatto seguito ad un altro interessante passo in avanti, concretizzatosi nei confronti delle lavoratrici che desiderano fare richiesta del pensionamento tramite l'opzione donna nel 2015. Negli scorsi mesi una circolare dell'Inps aveva dato per preclusa tale possibilità, ma l'intervento del Parlamento ha consentito di proseguire nel protocollare le nuove domande, anche se per il momento manca ancora il via libero definitivo alla loro accettazione.

Secondo l'Onorevole Maria Luisa Gnecchi del PD, questo risultato è stato raggiunto anche grazie all'attività svolta dal Partito Democratico alla Camera, perché la Commissione Lavoro si sarebbe impegnata molto su questa vicenda. Al momento l'esame del provvedimento è passato ai tecnici, che dovranno reperire le risorse necessarie alla copertura; sull'esito di tale attività si potrebbero avere notizie già nei primi mesi del prossimo anno.

Ma secondo la stessa Gnecchi sarebbe necessario un provvedimento di flessibilizzazione dell'uscita dal lavoro ben più ampio, che possa risolvere in via definitiva le situazioni di disagio provate da tanti lavoratori. L'Onorevole commenta spiegando che "ci sono diversi progetti di legge in materia presso il Parlamento, il Governo apra questo capitolo".

È chiaro che le sanatorie arrivate nell'ultima parte del 2014 hanno rappresentato un importante cambiamento di direzione rispetto alla rigidità che si era registrata in precedenza. La recente nomina di Tito Boeri all'Inps potrebbe rappresentare un ulteriore segnale di cambiamento nella gestione del sistema previdenziale, che dopo aver acquisito la necessaria sostenibilità necessita di un'apertura alla flessibilità anagrafica tanto per risolvere le situazioni di difficoltà lavorative che si presentano in età avanzata, quanto per consentire il turn over dei lavoratori, andando ad incidere sul fenomeno della disoccupazione giovanile.

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