Si è concluso a Roma ilseminario indetto dal Partito democratico sulla “Buona Scuola,alla presenza nella mattinata della professoressa Stefania Giannini,Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, e del Presidentedel consiglio Matteo Renzi perla conclusione dei lavori nel pomeriggio. La giornata di ieri ha visto lapartecipazione di tutti i rappresentati del mondo della scuola, daidocenti agli alunni, dai dirigenti scolastici ai genitori. Tuttihanno dato il loro contributodivisi per aree tematiche.

Cosahanno detto Renzi e la Giannini?

Si è fatto ilpunto, sulle decinedi migliaia di contributi arrivati in risposta alla richiesta dicommentare, integrare, contestare le proposte contenute nella bozzadella riforma della "Buona scuola", inviate nelle scuole,alle associazioni di categoria, ai sindacati, alle associazionistudentesche. Laconsultazione online e offline ha coinvolto in due mesi circa 2milioni di persone.Abbiamobisogno di almeno mille persone in Italia innamorate della scuola checi affianchino con il loro entusiasmo e il loro amore per la scuolaper portare fino in fondo questa riforma", così ha concluso ilavori il premier MatteoRenzi, orgogliosodel lavoro fatto, ma anche consapevole che si è solo alla metà delpercorso per il rinnovamento del sistema scolastico. Identicoconcetto era stato espresso in mattinata dalla MinistraStefania Giannini"La nostra è una responsabilità di metodo e di merito. Ilmetodo è stato rivoluzionario, non è mai stata fatta unaconsultazione con questa diffusione capillare, il meritoparte ora”.

Qualii suggerimenti e le critiche dall'indagine sulla buona scuola?

Dallaconsultazione non sono mancati i consigli, i suggerimenti, lecritiche sui temi più caldi e che in questi giorni sono all'ordinedel giorno delle riflessioni ditutto il mondo della scuola. Ilmeccanismo delle assunzioni, della stabilizzazione deiprecari,della rivisitazione delle classi di concorso,della meritocrazia,dell'integrazionelinguisticae culturale degli alunni stranieri: questi i temi caldi e su cuimaggiormente si sono concentrate le osservazioni di tutti. “Lelinee guida sono un punto di partenza di grande responsabilità, cheora va tradotto, e già lo stiamo facendo, in un provvedimentolegislativo. Ora siamo a metà percorso" ha fatto sapere laministra rivelando le risultanze ufficiali della consultazione. Masoprattutto ha anticipato le decisioni che il governo prenderà abreve "la risoluzione di una magagna storica, cioè delprecariato, il grande progetto di formazione per tutti gli insegnantie un sistema di valutazione che sia comparabile a livellointernazionale”.

Qualela posizione del P.D.?

Laresponsabile Istruzione del Pd, Francesca Puglisi, oltre cheevidenziare, infine, il grande sforzo compiuto dal partitodemocratico in questi mesi di consultazione, ha espresso la suasoddisfazione sulla condivisione dei grandi temi “soprattutto sullaprecarietà zero e sull'alternanza scuola-lavoro”. Punto,quest'ultimo, evidenziato soprattutto dalle organizzazionestudentesche.