Dopo il via libera arrivato da Montecitorioper le modifiche alla Legge di Stabilità, è attesa la conferma anche da partedel Senato.
Le modifiche che sono stateapportate alla Camera, riguarderebbero l’opzione donna, ovvero la possibilità perle lavoratrici donne di poter usufruire anticipatamente dell’assegnopensionistico dopo la maturazione dei requisiti necessari: 57-58 anni di etàanagrafica e 35 anni di contributi. Si parla già di nuovi emendamenti introdottinella Legge di Stabilità 2015 che dovrebbero portare alla modifica dellanormativa inerenti alle Pensioni d’oro, per i quali verranno fissati dei tettimassimi, e, inoltre, è attesa una legge che dia la possibilità ai lavoratori di “congedarsi”dal mondo lavorativo prima dei 62 anni di età, purché siano in possesso di una cospicuaanzianità contributiva.
Sono state tante le ipotesi inquesti giorni sulle eventuali modifiche da apportare in materia previdenzialeoltre ai continui disaccordi tra i membri del Partito Democratico. Molti, infatti,continuano ancora a rammentare le difficoltà di mantenere un ulteriore spesache andrà a gravare sulle casse statali nel mandare anticipatamente in pensionemigliaia e migliaia di lavoratori.
Secondo il metodo contributivo, infatti,i lavoratori, stando alle nuove proposte avanzate in Parlamento in questigiorni, potranno accedere alla pensione solo dopo il raggiungimento dei 42 annie 6 mesi di contributi per gli uomini, e 41 anni e 6 mesi per le donne. Laquestione sulle pensioni rimane ancora uno spiraglio aperto e si comincia avalutare la possibilità di nuovi emendamenti che intendano mantenere attiva l’opzionedonna anche per il 2015.
Intanto, come riportato nelportale d’informazione “Leggi Oggi”, l’Istituto Nazionale di PrevidenzaSociale, nonostante sia ancora impegnato nel ridimensionamento della propria Governance,ha rassicurato di mantenere attiva la misura intrapresa pur registrando unnotevole deficit in termini di assegni: il taglio dell’assegno pensionistico potrebbetoccare una media del 15%.