Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a previdenza e riforma pensioni 2015: le ultime notizie in ordine di tempo ci conducono ad occuparci della Legge Fornero e dei pensionati della PA, in merito ai quali il ministro Madia ha emesso una nuova circolare prevedendo ulteriori specifiche sul divieto di concessione di incarichi post pensionamento. Partendo da riforma Pensioni 2015 e Legge Fornero continua a ranghi serrati il dibattito circa la sua abolizione: lo spartiacque è senz’altro costituito dall’ok della Consulta al referendum promosso dalla Lega Nord con l’intento di cancellare la stessa Legge Fornero.

Da quel giorno ha infatti ripreso vigore la diatriba concernente la possibile abrogazione della riforma dell’ex ministra, con i più ad essersi schierati a favore di una necessaria e profonda manovra di modifica. Ad essere particolarmente attivi da questo punto di vista i sindacati, con il segretario CISL Annamaria Furlan ad aver nuovamente ribadito come ‘la Legge Fornero sulla previdenza sia la peggiore in assoluto nella storia del Paese’. Passando invece a pensioni PA e riforma pensioni 2015 c’è da segnalare la nuova circolare emessa dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, un atto prodotto con l’intento di ‘evitare che il conferimento di alcuni tipi di incarico sia utilizzato dalle amministrazioni pubbliche per continuare ad avvalersi di dipendenti in quiescenza’.



Riforma Pensioni 2015, Legge Fornero e pensioni PA: nuova circolare del Ministro Madia – Obiettivo turnover

Come accennato in apertura, giungono importanti novità in merito a riforma pensioni 2015 e pensioni PA: il ministro Madia ha infatti emesso una circolare imponendo ulteriori divieti di concessione di incarichi agli stessi pensionati della Pubblica Amministrazione, misura indetta con lo scopo di salvaguardare il turnover generazionale e di impedire che le amministrazioni ‘aggirino l’istituto della quiescenza’. La circolare va ad integrare quanto giù sottolineato all’interno dello stesso ddl Madia approvato quest’estate, provvedimento che stabiliva come le PA ‘non possano conferire incarichi di studio e di consulenza o cariche dirigenziali, direttive e di governo ad individui già lavoratori pubblici e privati collocati in quiescenza’: adesso vengono ad essere inclusi anche gli incarichi presso società o enti a controllo pubblico, mentre i profili connessi alla docenza continuano ad essere consentiti: le nuove statuizioni si intendono in vigore dal 25 giugno 2014, ovvero dal giorno dell’approvazione del ddl Madia. Questo provvedimento non fa che confermare l’intenzione del governo Renzi di configurare una riforma pensioni 2015 che risulti in grado di perseguire turnover e ricambio generazionale partendo dalla PA.



Nel frattempo, continua il dibattito su riforma pensioni 2015 e abolizione Legge Fornero: ‘Non aspettiamo i referendum della Lega, noi faremo proposte sperando e lottando perché il governo e il parlamento la cambino da subito questa legge - ha dichiarato al riguardo Annamaria Furlan - Non tutti i lavori sono uguali. A 67 anni, sulle gru o sulle impalcature non ci si arriva, si cade prima. Mettiamo da subito le mani sulla legge Fornero’. Come già accennato, l’impressione è che istituzioni, forze politiche e sigle sindacali abbiano iniziato a riconsiderare con forza la legge dell’ex ministra Fornero in considerazione dell’ok della Consulta al referendum della Lega. Si teme forse che il Carroccio raggiunga un risultato storico in solitaria? Al di là di appartenenze politiche e ideologie più o meno contrarie, la verità è che l’unica concreta manovra la sta portando avanti la Lega Nord, per il resto appare palese e vivida la voglia di tutti gli altri di saltare sul carro dei vincitori a cose eventualmente fatte. Continueremo a seguire i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo.