Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e previdenza: nonostante il governo Renzi abbia iniziato a lavorare sul fronte previdenziale (pensiamo all’abolizione delle penalizzazioni Fornero sino al 2017 o al reintegro del tetto alle Pensioni d’oro) vi sono ancora numerose vertenze aperte a cominciare dal caso esodati. Al riguardo è recentemente intervenuta la senatrice del PD Stefania Pezzopane, che dopo aver incontrato il comitato esodati ha sollecitato l’INPS e lo stesso esecutivo guidato da Renzi a trovare una soluzione per includere nella platea di beneficiari salvaguardati i circa 49mila lavoratori rimasti esclusi dall’ultimo atto di salvaguardia ratificato alcune settimane fa dal Senato.
La settima salvaguardia pare a questo punto lo scenario più probabile. Passando invece a riforma pensioni 2015 e contributivo agevolato bisogna sottolineare la proposta presentata dal M5S che mira all’abolizione della Legge Mosca, che dal 1974 ad oggi ha consentito a numerosi ex membri di sindacati, partiti politici, movimenti cooperativi e patronati di accedere alle pensione con un regime contributivo agevolato che, stando sempre al movimento di Grillo, lo Stato non può più permettersi di sostenere (si parla di oltre 12 miliardi di euro).