Ancora una settimana intensa di lavori in Parlamento per la Legge di Stabilità 2015: diversi gliaspetti inerenti la Riforma Pensioni,un tema che ormai da tempo tiene col fiato sospeso migliaia di persone. Le ultime novità che vengono dal Palazzosono agrodolci: in certi casi si può parlare di buone notizie, come nel caso del via libera al prepensionamento che ha di fatto inciso sul contestato aspettodelle penalizzazioni introdotte dallaRiforma Fornero; su altri punti,invece, le news che giungono daMontecitorio e Palazzo Madama sono ispirate alla logica del “meno peggio”, comenel caso del prelievo sui rendimentidella previdenza complementare.

Sullo sfondo, poi, resta la strada del referendum sulla legge-Fornero che, conogni probabilità, si farà.

Ultime notizieRiforma Pensioni e Legge di Stabilità 2015: prelievo previdenza complementare

Come si diceva, le ultimenotizie riguardanti questo tema paiono essere ispirati al principio delmale minore: in virtù di un accordo raggiunto dal governo Renzi con la sua maggioranza parlamentare, novità dovrebbero essere introdotte al prelievo sui rendimenti derivanti dalleforme di previdenza complementare.Si tratta, sostanzialmente, di un correttivo: inizialmente, infatti, si erapassati dall’11,5% al 20%. Adesso, invece, l’intesa dovrebbe portare ad unasoglia intermedia fissata al 17%: non ne saranno felici coloro che, viste ledifficoltà della previdenza pubblica, si erano adoperati per costruirsi unarendita alternativa.

Riguardo alle buonenotizie concrete, una di queste pare essere il tetto per le pensioni d’oro: la Riforma Fornero, infatti, aveva creato una sorta di “bug” cheavvantaggiava alcune categorie. Un emendamento presentato dal governo hatrovato l’approvazione parlamentare, nel tentativo di restituire un po’ digiustizia sociale.

Nel mentre si lavora alla legge di Stabilità 2015, comunque,pare essere scontato il referendum abrogativo sul significativo intervento delgoverno Monti: l’iniziativa, fortemente voluta dalla Lega Nord, sta trovando unbuon consenso anche negli ambienti sindacali.