Ampliare la misura salvaguardia previdenziale per altri 3.300 esodati ed estensione dell’opzione donna. Queste le nuove misurepresentate dai vari gruppi di opposizione al decreto milleproroghe in Commissione Bilancio alla Camera. Sonoquattro gli emendamenti presentati nei giorni scorsi in Commissione e riguardanoin modo particolare quella categoria di lavoratori in stato di mobilità inseguito ad accordi governativi e non, stipulati entro il 31 dicembre 2011. Infatti,analizzando il comma 1 della legge 147/2014, si evince che, il numero dei beneficiaridella salvaguardia previdenziale, è pari a 5.500 e il termine di cessazione del rapportodi lavoro è fissato al 30 settembre 2012.
Con il nuovo emendamento, invece, ilnumero dei lavoratori in questione sale a 8.800 (3.300 lavoratori in più) e iltermine entro il quale il rapporto di lavoro dovrà essere cessato è stato prorogatoal 31 dicembre 2014. Entro ilperiodo in cui usufruiscono dell’indennità di mobilità, quindi i lavoratoridevono perfezionare i requisiti di età e di anzianità contributiva previstiprima dell’entrata in vigore della Legge Fornero.
In tal caso, come specificato da "Pensioni Oggi", il numero degli appartenenti alla categoria passerebbe da 32.100 a 34.500. Un altro emendamento,prevede, invece la possibilità di estensione sino al 31 dicembre 2016 dell’opzione donna, ovvero quel meccanismo che dàla possibilità alle lavoratrici di sesso femminile di andare in pensione all’età anagrafica di 57 anni e 3 mesi e con 35 anni di contributi effettivamente versati, optandoper il metodo contributivo.
Novità ancheper il comparto scuola. Infatti, un emendamento è stato proposto dal Movimento5 Stelle, il quale prevede il ripristino del trattamento in servizio biennaleper i lavoratori della scuola, ovvero insegnanti, personale Ata e applicati disegreteria. Per le partite Iva iscritti a Gestione separata dell’Inps, invece, comeriporta il portale “Pensioni Oggi”, gli emendamenti presentati, chiedono unribasso delle aliquote contributive.