Il 2015 è iniziato con una stangata piuttosto pesante per i lavoratori autonomi. La riforma Fornero emanata nel 2012, infatti, prevede che dall'inizio di quest'anno ci siano una serie di aumenti sulle aliquote Irpef inerenti proprio i professionisti che non sono iscritti all'Inps. Il Governo attuale, nonostante si parli da tempo di riforme sul piano pensionistico, non è riuscito a bloccare ed eventualmente a modificare quest'aspetto della Legge Fornero. Vediamo nello specifico di quantificare i rincari che i lavoratori indipendenti dovranno affrontare.

Schizza in alto aliquota Irpef per lavoratori autonomi

Innanzitutto, la categoria maggiormente colpita dalla legge sulle Pensioni entrata in vigore dal 1° gennaio, è quella dei lavoratori autonomi che non sono iscritti all'Inps e a nessun'altra cassa pensionistica. Per costoro, l'aliquota di contribuzione previdenziale è schizzata dal precedente 27.32%, all'attuale 30.72%, dunque un aumento di 3 punti percentuali. Se guardiamo ai soggetti esclusivi, invece, il rincaro è di 2 punti percentuali, passando dal 28.72% al 30.72%. Invece, per i non esclusivi, c'è un piccolo sospiro di sollievo, dato che anche per loro c'è stato l'aumento, ma "solo" di 1.5 punti percentuali, con un'aliquota che ora è pari al 23.5%, mentre in passato stazionava sul 22%.

Ma gli aumenti non finiscono qui

Dopo aver appreso dei forti rincari sui versamenti delle aliquote previdenziali, i lavoratori autonomi non potranno rilassarsi perché la Legge Fornero contiene tutta una serie di ulteriori aumenti per i lavoratori autonomi esclusivi o che abbiano un'altra previdenza obbligatoria. In questo caso, fino al gennaio del 2018, sarà tutto un crescendo di aliquote, con i primi che vedranno salire la percentuale fino al 33.72% e i secondi che si assesteranno intorno al 24%, con rincari che avranno, dunque, una costante crescita di 1 punto percentuale.

Rincari anche per artigiani e commercianti

Gli aumenti delle tasse per la pensione non colpiscono solo i lavoratori autonomi senza una cassa, ma anche le categorie degli artigiani e dei commercianti. Questi, infatti, a partire dal 1° gennaio, hanno visto aumentare le aliquote Irpef dello 0.45% che va ad aggiungersi ai rincari avvenuti tra il 2013 e il 2014, come stabilito dal Governo Monti nel 2011.