Prosegue lo stato di fermento riferito a pensioni lavoratori precoci e previdenza: le ore in corso sono evidentemente caldissime per via dell'ormai prossimo responso della Corte Costituzionale, che nella giornata di oggi dovrebbe decidere se ammettere o meno il referendum pro abolizione della riforma Fornero 'sponsorizzato' dalla Lega Nord. La cancellazione della riforma dell'ex ministra avrebbe ripercussioni evidentemente enormi sul caso Pensioni lavoratori precoci e sull'intero sistema previdenziale, con la stessa Fornero ad essersi detto però sicura di come la Consulta non avallerà una pessima politica optando per un secco no.
In base alle ultime indiscrezioni che abbiamo raccolto sembrerebbe tuttavia che la Corte rinvierà il proprio giudizio per via di una precisa richiesta avanzata dalla Lega Nord: l'istanza del Carroccio si giustifica col fatto che il comitato promotore del referendum non ha ricevuto 'la comunicazione rituale prevista dall'articolo 33, comma 2, della legge 352/70', cosa che ha evidentemente impedito il deposito della difesa scritta 'di cui al comma 3 del medesimo articolo 33'. Tradotto, il comitato promotore del referendum pro abolizione della riforma Fornero non ha potuto consegnare il documento che espone nei dettagli i motivi dell'intera azione, da qui la richiesta di rinvio. A prescindere da cosa accadrà è comunque opportuno gettare uno sguardo al futuro: l'attuale dibattito appare acceso e fiorente, ma a spiccare è senz'altro la totale (e colpevole) assenza del ministro Poletti.