La vera e propria lotta che in questi anni ha visto impegnati la Legge Fornero da una parte e l'universo della Scuola dall'altra sembra non voler avere fine; stando agli ultimi dati diffusi dalla CGIL infatti, con decorrenza a partire tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016, i pensionamenti di docenti e personale ATA si ridurranno sensibilmente. Tutta colpa, evidenzia sempre il sindacato rosso, della Legge Fornero, che spostando più in là nel tempo i requisiti di accesso al pensionamento bloccherà a lavoro migliaia di lavoratori del comparto Scuola.

Con particolare riferimento al caso pensioni Quota 96 Scuola, va sottolineato che tra le domande di pensionamento fatte pervenire da docenti e personale ATA in questo 2015 c'è anche quella di qualche appartenente alla categoria, gente che possedeva i requisiti di accesso al pensionamento già al 31 dicembre 2011 e che ha dovuto restare al lavoro per via del combinato disposto della stessa Legge Fornero. E dal 2016 la mazzata sarà ancora più grande; sempre la CGIL ha calcolato uscite dimezzate rispetto all'anno in corso, conseguenza questa dell'impostazione di fondo della stessa Legge Fornero, che non a caso farà confluire nelle casse statali oltre 80 miliardi di euro nel prossimo decennio.

Pensioni Quota 96 Scuola e prepensionamento, continua la polemica sul taglia-vitalizi: intanto prende avvio l'iter anti-Legge Fornero

Come già sottolineato nel corso di precedenti contributi, tutte le forze politiche al momento sono al lavoro per cercare di riformare l'istituto del prepensionamento dando così una chance ai migliaia di lavoratori bloccati dalla Legge Fornero. Tutti vittime degli stringenti requisiti imposti dalla stessa Legge dell'ex ministra con l'unica eccezione costituita dal caso Pensioni Quota 96 Scuola; gli appartenenti alla categoria sono infatti rimasti a lavoro non per il duro tenore legislativo quanto per un errore tecnico, una 'svista' che a molti sta costando cinque o sei anni di permanenza ulteriore fra i banchi di Scuola. In questi giorni le Commissioni Lavoro di Camera e Senato sono al lavoro per cercare di raccogliere le prime proposte di riassetto dell'istituto del prepensionamento in deroga a quanto previsto dalla Legge Fornero, ma allo stato attuale appare francamente impossibile che venga previsto qualcosa per il caso pensioni Quota 96 Scuola.



Il problema rimane sempre lo stesso, mancano le coperture economiche, una frase che ormai risuona nella mente dei diretti interessati con martellante ripetitività: eppure le ultime vicende di Palazzo Chigi, con il veto opposto all'emendamento taglia-vitalizi degli ex deputati, dimostrano che in realtà i soldi ci sono. Il punto è che vengono impiegati per altro, nello specifico per alimentare dei privilegi di Casta che agli italiani costano circa 230 milioni di euro l'anno. Riguardo alla bocciatura del provvedimento presentato da Scelta Civica abbiamo lanciato un sondaggio, e fra tutti i commenti pervenuti ci preme riportare quello di Caterina: 'Non ci sono più parole per commentare lo schifo che gli Italiani provano di fronte a quanto accade! E' vergognoso assistere alla sfrontatezza con cui vengono imposti sacrifici alla popolazione che si vede tartassare ogni giorno di più, si vede togliere diritti e subire penalizzazioni! Per certe Caste invece tutto è intoccabile […] questi pensano solo a salvare se stessi!'. Noi continueremo a seguire tutti gli sviluppi relativi al caso pensioni Quota 96 Scuola, vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto sulla destra per rimanere aggiornati.