Prosegue il ciclo di audizioni iniziato ieri in Commissione Lavoro con l'intento di vagliare le prime propose di riassetto di pensione anticipata 2015 e prepensionamento: al momento sia i sindacati che i principali esponenti del governo Renzi, Poletti e Padoan su tutti, paiono concentrati sulla riforma della previdenza, con ciò inaugurando un deciso cambio di rotta rispetto al recente passato. Un iter nell'intraprendere il quale l'Italia cammina fianco a fianco all'UE, che nei giorni scorsi, prima con Angela Merkel e successivamente con una delegazione scelta, ha effettuato un ciclo di due sopralluoghi nel nostro paese con l'intento di toccare con mano le riforme varate dal governo Renzi.

Lo stesso Renzi ha dichiarato di aver ricevuto carta bianca e di trovarsi ora nella condizione di poter 'mettere il turbo alle riforme'. Lato previdenza, i primi due istituti su cui si interverrà saranno pensione anticipata 2015 e prepensionamento, una manovra certo non semplice da attuare dato che come ricorda lo stesso ninistro dell'Economia Pier Carlo Padoan 'scontiamo ancora ritardi strutturali di oltre vent'anni che solo col turbo annunciato da Renzi sarà possibile superare'. E mentre Padoan continua a lavorare seguendo la via indicatagli dai membri dell'UE i sindacati, con UIL e CISL su tutti, continuano a lanciare appelli al governo Renzi affinchè vengano convocati al più presto: il loro obiettivo è lo stesso di sempre, riformare la pensione anticipata 2015 in modo da rendere i meccanismi di uscita dal lavoro più flessibili e meno rigidi.



Pensione anticipata 2015 e prepensionamento, Poletti, Padoan e sindacati: riforma al via - Mettersi alle spalle la Legge Fornero è l'obiettivo chiave

Nei giorni scorsi la Bce ha varato il Quantitative easing - il piano di acquisto di bond da 50 miliardi al mese fino al 2016 che ha il compito di far risalire l'inflazione -, mossa che il ministro Padoan giudica in modo estremamente positivo perché consentirà di 'incrementare l'efficacia delle riforme che attuerà il governo Renzi'. Padoan è stato di certo tra i protagonisti del meeting tenutosi con la Commissione UE, il suo compito sarà quello di trovare la via più idonea per riformare pensione anticipata 2015 e prepensionamento tenendo sempre lo sguardo fisso sulla Legge Fornero, che va modificata ma non stravolta per via degli elevati risparmi che consentirà di maturare nel prossimo decennio. E mentre Poletti parla di modifiche necessarie ai meccanismi di accesso alla pensione anticipata 2015 per evitare il sorgere di un problema sociale, i sindacati continuano ad esercitare un pressing incessante su governo e Istituzioni.



'Io sono per chiedere un incontro rapido per cambiare la Legge Fornero con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, visto che lo stesso ministro ha detto che altrimenti si crea un problema sociale' ha dichiarato il leader dell'UIL Carmelo Barbagallo parlando di pensione anticipata 2015, prepensionamento e previdenza. Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario della CISL Annamaria Furlan: 'Mi auguro che il governo corregga le norme sulle Pensioni previste dalla Legge Fornero e che il ministro Poletti ci convochi al più presto'. Da sempre focalizzati su un riassetto di pensione anticipata 2015 e prepensionamento, i sindacati chiedono al ministro Poletti una riforma che da un lato modifichi i meccanismi di accesso ai due istituti e dall'altro si mostri in grado di andare incontro alle esigenze dei lavoratori. Per effetti del decreto approvato dal MEF nelle scorse settimane, dal 2016 serviranno 42 anni e 10 mesi di contributi per accedere al prepensionamento (per le donne 41 anni e 10 mesi), deadline giudicata spropositata dai sindacati anche se in linea con le nuove stime sulle aspettative di vita. Seguiremo l'evolversi degli eventi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo.