Continuano a crollare i consumi delle famiglie italiane a causa della crisi economica mentre sono sempre più poveri anche i pensionati che percepiscono Pensioni sempre più basse e quindi minore potere d'acquisto. Dall'inizio della crisi de 2008 a oggi il crollo medio dei consumi si attesta sui 1.500 euro l'anno. In tema di riforma delle pensioni 2015, si apprende intanto di una possibile marcia indietro del Governo Renzi sul nuovo decreto del Mef che aumenta di quattro mesi i requisiti per la pensione anticipata.

Crisi, crollo consumi famiglie e pensionati: Unione consumatori sollecita interventi su salari e pensioni

A "fotografare" con nuovi dati la pesante situazione in cui vivono milioni di famiglie italiane è l'Unione Consumatori che torna a sollecitare interventi su lavoro e pensioni, in particolare con l'aumento dei salari e l'aumento delle pensioni minime nel contesto di una riforma pensioni che modifichi la legge Fornero, così come propongono all0'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi (Pd), Forza Italia di Silvio Berlusconi e il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.

"Una famiglia con tre o più figli - secondo i dati forniti dall'Unione Consumatori - ha visto una riduzione della propria spesa reale del 21,97% che in valore assoluto sfiora i 1.000 euro, per l'esattezza 9.685 euro. Segnando così un crollo netto dei consumi: dai 44.092 del 2008 ai 34.407 del 2013.

'Contadini hanno pensioni da 500 euro al mese', la Coldiretti critica l'Imu agricola del Governo Renzi

"L'Imu agricola sui terreni montagna metterà in difficoltà anziani già penalizzati da pensioni di 500 euro al mese". A lanciare il nuovo allarme sui disagi dei pensionati italiani duramente colpiti dalla crisi è la Coldiretti di Piacenza. Secondo i dati di Coldiretti, nel Piacentino l'80% dei pensionati agricoli - pari a quasi 11.200 persone - percepisce una pensione al di sotto di 500 euro mensili.

Per l'associazione dei coltivatori diretti il sistema di applicazione dell'Imu agricola, così come previsto oggi dal Governo Renzi, provocherà una fuga dalla montagna le cui spese - secondo la Coldiretti di Piacenza - saranno a carico di tutta la società in termini di dissesto idrogeologico".

Riforma pensioni, sottosegretario al Lavoro: Inps disponibile a diversificare adeguamento Istat

Intanto, a proposito di riforma pensioni 2015, "l'Inps ha dichiarato la disponibilità ad effettuare un approfondimento finalizzato - secondo quanto ha dichiarato ieri in commissione Lavoro a Montecitorio il sottosegretario al Lavoro Massimo Cassano - a valutare la possibilità di diversificare il criterio di adeguamento dell'aspettativa di vita in base alle specifiche caratteristiche dell'attività lavorativa".

Se non dovessero arrivare altre novità sul decreto del Mef diretto dal ministro Pier Carlo Padoan, in attesa degli approfondimenti da parte dell'Inps diretto dal neo presidente Tito Boeri, le regole attuali prevedono che scatterà dal 1° gennaio 2016 l'aumento di 4 mesi dei requisiti di accesso per la pensione anticipata e l'incremento di 0,3 unità per i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva.

Il nuovo decreto del Mef, in buona sostanza, adegua - come previsto dal decreto Salva Italia del Governo Monti - i requisiti di accesso al trattamento pensionistico sulla base delle aspettative di vita aggiornante dall'Istat.