Altre novità in arrivo in tema di riforma pensioni: potrebbe essere rivisto e modificato - secondo le ultime notizie che arrivano oggi (venerdì 9 gennaio) dal Parlamento - il nuovo decreto del Mef sulla pensione anticipata e di anzianità prevista dalle norme attuali per chi va in pensione tra il 2015 e il 2016. "L'Inps ha dichiarato la disponibilità ad effettuare un approfondimento finalizzato a valutare la possibilità di diversificare il criterio di adeguamento dell'aspettativa di vita in base alle specifiche caratteristiche dell'attività lavorativa".
Riforma pensioni 2015, l'Inps di Tito Boeri disponibile a diversificare adeguamento Istat
Lo ha detto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Massimo Cassano in risposta un'interrogazione parlamentare del Partito democratico sull'adeguamento - con un nuovo decreto del Mef pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre - dei requisiti di accesso alla pensione anticipata e di anzianità agli incrementi della speranza di vita. Stando così le cose, secondo quanto previsto da un nuovo decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze diretto dal ministro Pier Carlo Padoan, scatterà a partire dal primo gennaio 2016, l'aumento di quattro mesi dei requisiti di accesso per la pensione anticipata e l'incremento di 0,3 unità per i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva.
Il decreto del Mef sui requisisti per il pensionamento in pratica da attuazione all'adeguamento previsto ogni due anni dal decreto Salva Italia del governo guidato dall'ex premier Mario Monti.
Riforma pensioni, nuovi requisiti d'accesso dal 2016 per la pensione anticipata: chiesto lo stop
Il decreto del Mef, ha spiegato il deputato del Pd Cassano in commissione Lavoro a Montecitorio, "è stato redatto in ossequio alle disposizioni normative in materia e secondo una logica tesa al mantenimento - ha sottolineato - della sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico.
Si tratta - ha aggiunto il parlamentare dem - del secondo adeguamento dei requisiti pensionistici alla speranza di vita, mentre il primo - ha spiegato Massimo Cassano - è avvenuto con decreto del 6 dicembre 2011 che aveva già comportato un aumento dei requisiti pari a tre mesi". Un provvedimento che aveva già sollevato polemiche politiche, interrogazioni e interpellanze parlamentari, proteste da parte dei sindacati e della Lega Nord di Matteo Salvini che sulla riforma Pensioni resta in attesa del via libera della Consulta al referendum abrogativo per la cancellazione tout court della legge Fornero.
Adesso, l'Istituto nazionale di previdenza sociale guidato dal neo presidente Tito Boeri si sarebbe detto "disponibile", secondo quanto dichiarato in commissione Lavoro alla Camere, a diversificare l'adeguamento dei requisiti di accesso per la pensione anticipata alle aspettative dell'Istat previsto dal decreto del Mef. Ci sarà davvero un dietrofront da parte del Governo Renzi e una rivisitazione dai requisiti pensionistici da parte dell'Inps?