Sono ore decisive per la riforma Pensioni 2015, ma le proposte da valutare sono ancora numerose e interessano diversi aspetti fondamentali del sistema previdenziale: le pensioni anticipate, la quota 100 per le pensioni di anzianità e l'introduzione del prestito pensionistico. L'obiettivo è quello di modificare il sistema delle pensioni creato con la riforma Fornero favorendo maggiormente la flessibilità in uscita dal lavoro, le assunzioni per i giovani e la diffusione del contratto a tutele crescenti.

Pensioni anticipate quota 97

La prima proposta riguarda le pensioni anticipate, la possibilità di lasciare il lavoro prima di aver raggiunto i requisiti finora previsti per legge (66 anni di età più 35 mesi di contributi): la proposta di Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro, prevede la possibilità di andare in pensione una volta raggiunti i 62 anni di età e 35 anni di contributi con una penalizzazione del 8% che diminuisce del 2% ogni anno fino al raggiungimento dell'età standard (azzeramento della penalizzazione raggiunti i 66 anni) prevista per il pensionamento.

Pensioni anzianità quota 100

Un'altra proposta prevede invece l'introduzione della pensioni di anzianità raggiunta la quota 100: i requisiti devono essere ancora perfezionati (somma età anagrafica e anni di contributi accumulati), ma le combinazioni possibili sono numerose. Ricordo che la pensione di anzianità, eliminata nel 2012 proprio con la riforma Fornero, non va confusa con la pensione di vecchiaia.

Prestito pensionistico per pensioni anticipate

Per finire, sempre in tema di pensioni anticipate, la proposta di Enrico Giovannini prevede l'introduzione del prestito pensionistico, un modo alternativo per consentire a chi lo desidera di accedere al sistema pensionistico circa 2 anni prima del raggiungimento dei requisiti necessari.

In termini pratici, verrebbe effettuato una sorta di prestito al lavoratore fino al raggiungimento dell'età pensionabile che sarà restituito con micro prelievi del 2% o 3% sull'assegno delle pensione.

Resta ora da vedere quali saranno le scelte effettuate, ma sembra esser certo che le novità introdotte con la riforma Fornero saranno sicuramente riviste e modificate.