Prosegue senza sosta il dibattito connesso alla riforma delle pensioni 2015: come emerso alla fine del 2014, l'anno in corso sarà ricordato come quello della svolta per il settore previdenziale, con il piano messo a punto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi a prendere forma con sempre maggiore consistenza. Il premier punta in particolare su una riforma delle pensioni 2015 improntata ad un incremento del livello di flessibilità in uscita, un programma che in Italia è condiviso da buona parte degli attore politici e da alcuni sindacati ma che in Europa è mal visto per via degli esborsi cui costringerebbe l'Italia nel breve periodo.

A cambiare radicalmente le carte in tavola potrebbe però essere il referendum pro abrogazione della Legge Fornero, con la Corte Costituzionale che nella giornata di domani esprimerà il proprio giudizio circa l'ammissibilità o meno dell'azione referendaria. L'iter connesso al referendum anti Fornero, il cui esito potrebbe decidere buona parte della futura riforma delle pensioni 2015, prevede che la Camera di consiglio della Consulta si riunisca domani con il relativo verdetto che dovrebbe arrivare in serata. Parlando sempre di riforma delle pensioni 2015 importanti novità potrebbero arrivare anche dal decreto Milleproroghe, un provvedimento sul quale il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano punta molto in ottica di riassetto della previdenza.



Riforma pensioni 2015, piano Renzi, referendum Fornero e Milleproroghe: attesa la prima svolta dell'anno

Come accennato in apertura, nella giornata di domani potrebbe arrivare la prima vera 'svolta previdenziale' dell'anno, con la Consulta che dovrà emettere il proprio giudizio in merito al referendum anti Legge Fornero: il piano messo a punto dal premier Renzi in vista della prossima riforma delle pensioni 2015 potrebbe così saltare o prendere altre vie, con buona pace di quanti in questi mesi hanno difeso la legge dell'ex ministra ritenendola salvifica per le nostre finanze. Renzi ha già fatto capire di avere in mente una riforma delle pensioni 2015 che agisca sulla filosofia contributiva stessa del nostro paese, con una maggiore flessibilità in uscita ed una maggiore libertà di scelta da concedersi al lavoratore su quando abbandonare l'impiego a costituire le due linee di fondo cardine. Un'eventuale abolizione della Legge Fornero rimescolerebbe però le carte in tavola, con oltre 80 miliardi di euro contabilizzati in Legge di Stabilità grazie al provvedimento dell'ex ministra che sparirebbero d'incanto.



A completare il quadro circa la riforma delle pensioni 2015 l'ormai prossima approvazione del decreto Milleproroghe, con il presidente Damiano ad aver invitato il premier Renzi e il suo governo a sfruttare il provvedimento per portare avanti le prime manovre previdenziali. Damiano vorrebbe in particolare una riforma pensioni 2015 in grado di incidere sull'istituto della pensione anticipata, ma per portare a compimento il proprio disegno ha bisogno del sostegno del governo. Dalle ultime indiscrezioni trapelate risulta che nel decreto Milleproroghe potrebbero trovare spazio anche i Quota 96 della Scuola, che in tal caso sarebbero interessati dall'ennesimo emendamento della loro vicenda. Staremo a vedere, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' collocato in alto a destra.