E'ormai iniziato il countdown in vista del pronunciamento della Corte Costituzionale che dovrà decidere se avallare o meno il disegno referendario portato avanti dalla Lega Nord in merito alla cancellazione della Legge Fornero. La Consulta ha in mano buona parte della prossima riforma delle Pensioni 2015 dato che un eventuale si aprirebbe la porta a scenari impensabili fino a qualche tempo fa. In merito al parere che esprimerà domani la Consulta si è ormai scatenata una vera e propria guerra: l'ex ministra Fornero si è detta assolutamente certa di come la Corte non avallerà una pessima politica, pensiero in linea con quello di Treu, commissario uscente dell'INPS in attesa che Tito Boeri si insedi ufficialmente alla presidenza.
Ovviamente di segno opposto il giudizio della Lega Nord, che si batte da tempo per una riforma delle pensioni 2015 da prevedersi in assenza della Legge Fornero: l'obiettivo del Carroccio è chiaro, ottenere il si della Consulta per andare al referendum in primavera e arrivare alla tanto agognata abolizione. Parallelamente prosegue il lavoro sul fronte istituzionale, con Renzi e il suo governo finalmente intenti a ragionare con serietà ed impegno sulla futura riforma delle pensioni 2015: l'esecutivo ha in particolare aperto il cantiere dei lavori che porterà ad una riformulazione di prepensionamento e pensione anticipata ribadendo ancora una volta l'obiettivo di flessibilizzare l'uscita dal lavoro.
Riforma pensioni 2015 Renzi, prepensionamento e Legge Fornero: è guerra sul referendum - La Lega attacca l'ex ministra
'Elsa Fornero abbia la decenza di tacere. Dopo la sua drammatica riforma, approvata con i voti del Pd di Matteo Renzi, adesso l'ex ministro del Lavoro si permette pure di dire che la Corte Costituzionale non dovrebbe consentire ai cittadini di esprimersi. Non ha proprio ritegno e minimo senso della decenza': questo il duro commento rilasciato dal capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati Massimiliano Fedriga in risposta alle parole pronunciate dall'ex ministra, che in riferimento alla possibile abolizione della Legge che reca il suo nome ha sottolineato come la Consulta non avallerà una pessima politica. Che si sia d'accordo o meno con la Fornero, che si sia dalla parte della Lega Nord o meno, un principio sottolineato dall'ex ministra rimane focale: come realizzare una riforma delle pensioni 2015 che non possa contare sugli 80 miliardi di euro contabilizzati sino al 2021 grazie alla stessa Legge Fornero? Sarebbe necessario reperire nuovi fondi ma si parla di cifre evidentemente spropositate per le quali ci vorrebbero manovre simili alla Legge di Stabilità tanto per intendersi.E mentre la CISL si schiera dalla parte dei no auspicando piuttosto un intervento del governo Renzi che secondo il leader Annamaria Furlan dovrebbe attenuare e smussare alcuni dei punti della Legge Fornero, l'economista Giuliano Cazzola ha detto la sua su un referendum che come d'incanto potrebbe risolvere numerose vertenze previdenziali, su tutti il caso pensioni Quota 96 Scuola: 'Credo che la Corte Costituzionale sarà coerente con la propria giurisprudenza consolidata e rispettosa di quanto disposto dall'articolo 75 della Costituzione, il quale non ammette il referendum per le leggi tributarie e di bilancio'. I pareri insomma sono diversificati e più che mai disparati: la speranza è che il pronunciamento della Corte, in un senso o nell'altro, possa davvero fungere da spartiacque in vista della costruzione di una riforma delle pensioni 2015 il più possibile ampia e condivisa: come accennato, il premier Renzi ha già avviato il cantiere che condurrà al riassetto di prepensionamento e pensione anticipata, l'auspicio è che il tutto proceda con relativa celerità. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' posto poco sopra il titolo del pezzo.