È quasi finita l’attesa per migliaia e migliaia dilavoratori italiani che ormai da più di tre anni sono attanagliati dalle normeintrodotte dalla precedente riformaFornero. La Corte Costituzionale deciderà domani infatti sul da farsi per quanto riguarda l’abrogazione definitivadella vecchia manovra introdotta nel decreto "Salva Italia" del Governo Monti.

Dal 2011, con l’entrata in vigore del decreto Monti, ilsistema previdenziale italiano è stato del tutto cambiato causando non pochiproblemi per quanto riguarda le Pensioni di molti lavoratori italiani che nonsolo hanno perso il lavoro ma si sono visti senza una copertura previdenziale.

Trattasidell’ormai famosa categoria degli esodati.A subire il duro impatto della Legge Fornero, sono stati anche i lavoratori delcomparto scuola (Quota 96), che nonhanno potuto usufruire del trattamento pensionistico poiché la Legge emanata dall’exministro del Lavoro Fornero, non ha tenuto conto della peculiarità delcalendario scolastico.

Da ricordare che il referendum abrogativo è stato promossodalla Lega con 500 mila firme raccolte,con lo scopo di eliminare definitivamente la Legge. Sono state tante lediscussioni in atto tra le discordanze dei vari membri del Parlamento. Infatti,c’è chi è favorevole all’abrogazione e chi, invece ne è contrario. È la stessaFornero a ribadire che la riforma è intoccabile visto che a suo parere, è l’unicarisorsa per una ripresa economica dell’Italia.

“E’ facile dire eliminiamo unalegge considerata sgradevole, ma è più difficile dire come”, ha affermato l’exministro. La Legge Fornero, infatti, prevede risparmi per 80 miliardi di euro fino al 2020 che, andrebbero persi con unasua eventuale abrogazione.

Era fissata per giorno 14, la decisione dei giudici dellaCorte Costituzionale sulla legittimità del referendum.

Poi, la Consulta, ha rinviatotutto per giorno 20 gennaio, giorno in cui si deciderà per il voto diprimavera. Se, invece, i giudici riterranno la Riforma Fornero una legge dibilancio, non si andrà al voto.