Con il recente intervento dei sindacati, sale la pressione sull'esecutivo affinché si arrivi finalmente ad una soluzione per il blocco dell'accesso alla pensione provocato nel 2011 dalla legge Fornero. Gli ultimi giorni potrebbero rappresentare un importante punto di svolta per chi attende una risposta sulla propria posizione, visto che il no della Consulta all'ammissibilità del referendum proposto dalla Lega Nord ha avuto comunque il pregio di accendere nuovamente i riflettori sulle tante situazioni di disagio esistenti. Lavoratori in età avanzata che svolgono attività usuranti, precoci, esodati, quota 96 della scuola e perfino disoccupati in età avanzata nel migliore dei casi si sono barcamenati fino ad ora grazie ad interventi estemporanei e ad hoc, mentre nei casi peggiori l'alternativa di welfare resta ancora una semplice ipotesi.
Sindacati intervento sul tema della pensione anticipata: Cgil propone piattaforma unificata, Cisl parla di situazione non più rinviabile
Come abbiamo già anticipato all'inizio dell'articolo, sul fonte del blocco previdenziale sono tornati a farsi sentire i principali sindacati del Paese. Susanna Camusso della Cgil ha chiesto in questi giorni al Governo Renzi di aprire ad una piattaforma di discussione unificata sul tema, affinché si possa condividere tra tutti le responsabilità delle scelte che verranno prese. Anche la Cisl è tornata a farsi sentire tramite il proprio portavoce, attraverso il quale ha spiegato che una soluzione al problema non risulta più rinviabile. Parole che riflettono alcune recenti dichiarazioni del Ministro Giuliano Poletti, il quale riferisce delle ipotesi allo studio dell'esecutivo per la creazione di uno strumento normativo flessibile di pensionamento anticipato, anche perché lasciare la situazione allo stato attuale significherebbe andare incontro a problemi di natura sociale.
Dal Parlamento arriva proposta concreta attraverso quota 100: Furlan e lavoratori favorevoli alla misura
Sempre dalla Cisl e in particolare dal rappresentante Annamaria Furlan arriva un altro "endorsement" alla proposta dell'ex Ministro del lavoro Cesare Damiano (nonché attuale Presidente della Commissione Lavoro alla Camera).
L'idea proposta più volte all'attenzione di Parlamento ed Esecutivo consisterebbe nel permettere alle persone di andare in pensione con la quota 100, dove il numero rappresenta la somma di età anagrafica e di annualità accumulate di versamenti. "Bisogna far si che sia possibile andare in pensione dopo un certo numero di anni, in combinazione con una certa età" ha affermato la sindacalista, spronando i legislatori a realizzare la misura.
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