Qualcosa sembra muoversi per quanto riguarda la pensione anticipata. Il primo gennaio 2015, è entrata in vigore la nuova Legge di Stabilità che ha introdotto la norma sull'abolizione delle penalizzazioni per coloro che decidono di ritirarsi dall'attività lavorativa prima dei 62 anni di età e che maturano l'anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017. Adesso, ci pensa l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a dare un primo avvio allo stop delle penalizzazioni sull'assegno pensionistico. Infatti, come disposto dal messaggio Inps 417/2015, non verrà applicata nessuna decurtazione della misura dell'1-2 % agli assegni previdenziali liquidati dal primo gennaio 2015 qualora non sia stato ancora maturato il requisito anagrafico dei 62 anni di età entro il 31 dicembre 2017.

Si tratta soltanto di una misura in via cautelativa, dopo le numerose polemiche sorte in seguito all'inammissibilità del referendum abrogativo della Legge Fornero pronunciata dai giudici della Corte Costituzionale.

Come già tanti sanno, la precedente riforma Fornero, introdotta nel decreto Salva Italia del Governo Monti, ha cambiato radicalmente il sistema previdenziale italiano. Infatti, è stata la stessa riforma (Legge 201/2011) a fissare le decurtazioni sugli assegni pensionistici calcolate secondo il vecchio metodo retributivo, ovvero sulla base delle retribuzioni, nella misura dell'1 % per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni di età. Percentuale che va aumentata nella misura del 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto a due anni.

Da considerare che, nel momento in cui l'età necessaria al pensionamento non sia intera, la decurtazione da applicare agli assegni è proporzionale al numero di mesi. Nell'anzianità contributiva da tenere in considerazione per non andare incontro a nessun tipo di penalizzazione, deve essere costituita esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, alla quale vanno aggiunti anche i periodi di malattia, di infortunio e di maternità.

Secondo quanto riportato nel portale "Pensioni Oggi", adesso, si attende che l'Istituto di Previdenza rende pubbliche le istruzioni operative dell'applicazione della norma introdotta nella Legge di Stabilità.