L'attuale legge sulle Pensioni, elaborata dall'ex ministro Elsa Fornero nel 2011 durante il governo guidato da Mario Monti, si prepara, molto probabilmente, ad una revisione dato che, da più parti giungono richieste di modifica della stessa senza però cancellarla del tutto. Nonostante il no della Consulta sull'ammissibilità del referendum proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini, che chiedeva l'abrogazione della Legge Fornero, il governo Renzi sta studiando, tra le ipotesi giunte sul proprio tavolo, quella più idonea che possa rendere più flessibile il sistema previdenziale italiano.
Oltre a questo, da più parti (Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale, su tutti) si chiede anche maggiore sostenibilità all'attuale impianto pensionistico. Gli ultimi dati che giungono dalla situazione sulla disoccupazione e sullo stato dei pensionati in Italia sono davvero allarmanti. L'Istat (Istituto Nazionale della Statistica) ha riportato, nel mese di novembre, un tasso di disoccupazione del 13,4 percento, con un aumento dello 0,2 percento rispetto al mese precedente; i giovani senza lavoro sono circa 729 mila, con un aumento di circa 19 mila unità rispetto a quanto rilevato in estate.
Da uno studio effettuato da Stefano Patriarca, collaboratore di Tito Boeri, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), si evidenzia un aumento dei pensionati occupati, cioè quelle persone che hanno smesso di lavorare grazie alle baby pensioni ma che svolgono un altro lavoro percependo sia la pensione che lo stipendio mensile.
Un altro studio riporta una contraddizione molto importante: è vero che l'Italia è un Paese dove le pensioni sono ricche ma è pur vero che i contributi che si versano durante l'attività lavorativa sono molto alti. Questo, ovviamente, penalizza gli stipendi mensili. La situazione difficile porta ancora di più a trovare una soluzione che possa rendere le norme pensionistiche più flessibili allo scopo di permettere un'uscita anticipata per tutti i lavoratori utilizzando una delle proposte che saranno valutate dal premier Renzi.