Dopo lunghe discussioni e scontri sulle nuove regole del lavoro finalmente il Governo definisce i decreti che regoleranno i rapporti di lavoro, sia in entrata che in uscita. Analizziamo ora le principali misure adottate dai nuovi decreti sul Jobs act a partire dai licenziamenti economici. In caso di licenziamenti per motivi economici non sarà più obbligatorio il reintegro ma è prevista una indennità che aumenterà in base all'anzianità lavorativa con un tetto massimo di indennizzo di 24 mesi.

Licenziamenti collettivi. Per il licenziamento di almeno 5 dipendenti nell'arco di 120 giorni varranno le stesse regole dei licenziamenti per motivi economici, cioè niente reintegro ma è prevista l' indennità.

Licenziamenti disciplinari. A differenza delle altre tipologie di licenziamento, nel caso di licenziamenti effettuati per motivi disciplinari, resta l'obbligo di reintegro presso l 'azienda del lavoratore se il fatto contestato al lavoratore non sussiste.

Cambiamento di mansione lavorativa. L'impresa può unilateralmente decidere di assegnare nuove mansioni al lavoratore assegnandolo anche ad un livello inferiore a quello in essere, deve comunque garantire al dipendente lo stesso trattamento economico, salvo eventuali trattamenti previsti espressamente per lo svolgimento della mansione precedente, tipo indennità di trasferta o indennità di turnista. Riordino degli ammortizzatori sociali. Con il Decreto legislativo approvato viene introdotta Naspi, nuova assicurazione sociale per l 'impiego, che scatterà per i lavoratori licenziati dal 1° Maggio.

La durata della prestazione sarà equivalente al 50 per cento delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. In via sperimentale prenderà il via anche l 'Asdl, assegno di disoccupazione, previsto per chi al termine della Naspi non ha ancora trovato lavoro. Per i co.co.co invece è prevista la Dis-Col, disoccupazione per i collaboratori.

Contratti co.co.co nuove regole. Dall'entrata in vigore del provvedimento non potranno più essere stipulati contratti co.co.co e quelli in essere resteranno in vigore fino alla scadenza del contratto, regola decisamente importante visto il numero elevato di contratti esistenti.