TSU il social che divide le entrate pubblicitarie con gli utenti.

TSU è la nuova proposta del web per quanto riguarda i social network . L'azienda è stata fondata nel 2013 dagli imprenditori Sebastian Sobczak, Drew Ginsburg, Thibault Boullenger, e Jonathan Lewin, i quali sono riusciti a far confluire grossi investimenti a sostegno della loro creatura. Gli investitori hanno messo a disposizione dell'azienda americana la bellezza di 7.000 milioni di dollari.

7 milioni di dollari di finanziamento per il nuovo, ennesimo, rivale di Facebook

L'intenzione dei fondatori è quella di entrare nel mercato dei social network e di entrare in diretta concorrenza con Facebook l'attuale gigante incontrastato del Web. I fondatori posano le loro speranze di successo dell'iniziativa basandosi sul fatto che la raccolta pubblicitaria incassata dalla società verrà ristornata per il 90 per cento alla rete, cioè a tutti gli iscritti al nuovo social.

La piattaforma è stata lanciata in ottobre del 2014 e già in diversi paesi come negli Stati Uniti, Giappone, India, Brasile e Marocco, la rete di iscritti sta crescendo in numero esponenziale . Si sta assistendo ad un vero e proprio tsunami di post, condivisioni, iscrizioni.

Le speranze dei fondatori stanno proprio in questa diffusione rapida, il nome infatti è il diminutivo di tsunami.

La ridistribuzione delle entrate pubblicitarie viene suddivisa in base ai post pubblicati, alle condivisioni con gli amici di rete, ai "mi piace" ricevuti e una parte in base agli utenti invitati direttamente a iscriversi alla rete.

Le videate di TSU che appaiono agli utenti sono effettivamente molto simili a Facebook, piene di post, foto, condivisioni e altro ,il tutto gradevole all'occhio del utente, però l'offerta di servizi aggiuntivi è decisamente minore rispetto al social network di Mark Zuckerberg. Il punto di forza per il lancio del nuovo social per il momento è la promessa di poter guadagnare compiendo le stesse azioni che si fanno su Facebook con la differenza che iscrivendo nuove persone e condividendo con loro i propri contenuti si possa guadagnare una parte di quel 90% di entrate pubblicitarie che TSU ridistribuisce.

La strada per i fondatori di TSU è ancora lunga, ma se si tiene presente che il tutto è appena partito pochi mesi fa e visti i risultati ottenuti nei paesi sopra indicati, TSU potrebbe anche rivelarsi un temibile avversario degli attuali padroni dei social network, o quantomeno un concorrente in più nel panorama del social web business.

In ogni caso il tutto non può che far piacere al mondo degli utenti di internet, visto che più amplia è l'offerta, più grande è la possibilità di scegliere un prodotto più vicino alle esigenze di ognuno.