È scesa nuovamente in campo la Lega Nord per quanto riguarda la situazione dei lavoratori esodati in relazione alla possibile apertura verso una settima salvaguardia parlamentare; l'idea è di riuscire ad offrire un sostegno di welfare ai soggetti tagliati fuori dalle precedenti misure. Nonostante l'Inps abbia considerato conclusa la questione, restano infatti ancora diverse decine di migliaia di lavoratori in attesa di una risposta, senza lavoro e senza possibilità di accedere al pensionamento. L'istituto previdenziale italiano ha già spiegato di considerare questi soggetti come disoccupati in età avanzata, ma i comitati territoriali non si sono ancora arresi, tanto che hanno più volte protestato per poter arrivare ad una nuova misura ad hoc.
In questo senso, la Lega si vorrebbe fare promotrice di un'estensione delle tutele previste con la legge 147 del 2014, per rimodulare la scadenza al 2018. Continuano, invece, ad apparire distanti le intenzioni dell'esecutivo, che al posto di una nuova salvaguardia starebbe valutando un intervento ad hoc, previo lo studio del problema attraverso la predisposizione di un apposito modulo di segnalazione sul sito del senato.
Lavori usuranti: ultimi giorni per poter chiedere la pensione anticipata, ecco le info del caso
Restano accesi i riflettori anche sulla questione dei lavoratori che hanno svolto impieghi usuranti: con la conclusione di febbraio si avvia la chiusura dei termini utili per presentare la domanda di quiescenza sulla base del DL 67 risalente al 2011.
Ricordiamo che la scadenza esatta è fissata per il prossimo 1/03. Al fine di guadagnare il diritto alla quiescenza, bisognerà avere svolto un lavoro usurante per un periodo minimo di 7 annualità rispetto all'ultimo decennio di lavoro, mentre per coloro che entreranno in pensione a partire dall'inizio del 2018 sarà necessario aver svolto un lavoro usurante per almeno la metà degli anni complessivi.
Infine, bisogna tenere presente che la domanda di riconoscimento dei benefici dovuti allo svolgimento di un lavoro usurante è separata rispetto alla domanda di quiescenza.
Riforma pensioni: c'è attesa a marzo per nuovi incontro con Poletti per l'anticipata. Quota 100 resta tra le principali richieste di lavoratori e sindacati
Con l'inizio del nuovo mese si spera si possa finalmente sbloccare anche il capitolo della riforma previdenziale: l'Inps necessità di uno strumento di flessibilità per risolvere in via definitiva i problemi dei tanti lavoratori rimasti disagiati in seguito alla legge Fornero del 2011.
D'altra parte, i tempi sembrano essere ormai maturi: il Presidente della Commissione lavoro alla Camera ha dichiarato infatti che "qualche giorno fa il consigliere economico di Renzi Gutgeld ha spiegato in un'intervista che con il nostro sistema, ormai contributivo, se pensiono anticipatamente un lavoratore [...] sto solo anticipando una spesa", pertanto non dovrebbero esserci problemi in sede di bilancio. L'ex Ministro del Lavoro vorrebbe che il Governo prendesse in mano l'ipotesi della quota 100, con la quale i lavoratori potrebbero andare in pensione anticipata unendo età anagrafica e anni di versamenti (ad esempio con 60 anni di età e 40 di versamento). Anche i sindacati sembrano convergere su questa tesi, mentre i lavoratori hanno espresso più volte su questo sito il loro appoggio alla misura. Se desiderate restare aggiornati sulle ultime novità in tema di pensioni vi ricordiamo di cliccare il comodo tasto "segui" che trovate in alto.