Il dibattito sulle Pensioni resta sempre vivo, ma la situazione permane piuttosto confusa e le soluzioni appaiono ancora lontane. Infatti le ultime notizie non sono certo incoraggianti. Il ministro Padoan, titolare del dicastero delle finanze, cioè quello che tiene i cordoni della borsa dello Stato, ha ribadito negli ultimi giorni della cronica mancanza di risorse economiche, ostacolo all'approvazione di correzioni alla riforma pensioni Fornero. Stante così la situazione economico-finanziaria, sembrano svanire i buoni propositi, le tante ipotesi di modifica, le tante proposte avanzate sia dal versante politico-istituzionale sia dal versante sindacale, per l'approvazione di piani di uscita anticipata e di una maggiore flessibilità.

L'Europa, tramite l'Ocse, invita il Governo ad intervenire

Da Parigi l'Ocse, inoltre, pur ritenendo valida la legge Fornero in materia previdenziale, non passa giorno in cui non inviti il Governo Italiano ad intervenire su tale materia.

Il sistema pensionistico italiano è troppo squilibrato ed insostenibile. Occorrono misure atte a garantire equità ed occupazione, in particolare un rilancio del mercato del lavoro giovanile.

E il Censis? L'Istituto di ricerca sgrana dati e stime preoccupanti

Lo stesso Censis stima che circa il 65% dei giovani che oggi ha la fortuna di essere occupato e che ha un'età compresa tra i 25 e i 34 anni al momento di lasciare il mondo del lavoro avrà una pensione sotto i mille euro, a causa del sistema contributivo previsto dalla legge Fornero del governo Monti del dicembre 2011. Sempre secondo il Censis, poi, coloro che oggi non hanno un'occupazione diventeranno i poveri del futuro.

Quali le prospettive?

Come "cambiare verso"?

Da ciò si evince facilmente che la situazione attuale e le prospettive risultano essere piuttosto critiche. Occorrono interventi correttivi, misure che possano riequilibrare il sistema previdenziale. Ma quali le azioni che potrebbero essere intraprese in tal senso. Quali le modifiche che possano consentire di far "cambiare verso" al sistema pensionistico e dare quella "scossa" da tutti auspicata e richiesta?

Il governo pare sia più propenso a modifiche alle baby pensioni, a quelle integrative, di invalidità e di reversibilità. Il presidente dell'Inps Tito Boeri è più favorevole al ricalcolo delle pensioni più ricche con aliquote progressive. Il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano e con lui i sindacati, sono più orientati verso sistemi di uscita anticipata, seppur con penalizzazione, o uscita a quota 100 per dare concretezza alla "staffetta generazionale".

Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la discussione. Noi come al solito ne seguiremo lo sviluppo. Voi intanto seguiteci, vi terremo aggiornati.