Nuova doccia fredda e nuove polemiche connesse al caso pensioni Quota 96 Scuola: dopo le dichiarazioni rilasciate dal ministro Madia - 'Purtroppo per tanti motivi non è stato possibile prevedere un intervento diretto in favore dei Quota 96 della Scuola' - è giunta infatti l'ennesima beffa, con il MIUR (appoggiato da Renzi) che ha sostanzialmente deciso di non rispondere alla richiesta di effettuare un riconteggio degli appartenenti alla categoria. Si perché rispetto alle ormai famose 4mila unità rilevate qualche anno fa adesso il contesto numerico di riferimento sarebbe profondamente diverso.

Negli anni in molti hanno infatti ottenuto il pensionamento fruendo dei benefici della Legge 104 o giungendo a maturare i requisiti imposti dalla Legge Fornero, con le ultime stime aggiornate che parlerebbero di sole 2mila unità complessive.

Pensioni Quota 96 Scuola, Legge 104 e riconteggio categoria: Renzi, appelli caduti nel vuoto - E' l'ennesima beffa

Come accennato in apertura, parlando del caso Pensioni Quota 96 Scuola non si può non rimarcare l'ennesima doccia fredda subita dalla categoria, con il MIUR - ben sostenuto da Renzi - che non solo non ha accolto la richiesta dei comitati di riferimento di ricontare gli appartenenti alla categoria ma si è anche concesso il lusso di non rispondere all'appello lasciandolo sostanzialmente scivolare nel dimenticatoio delle proposte da non dover prendere in considerazione. Eppure tra Legge 104 e riforma Fornero più di 2mila Quota 96 hanno lasciato l'impiego, cosa che avrebbe fatto scendere a meno della metà il pull di risorse economiche necessarie a concedere il tanto agognato pensionamento ai restanti 2mila. E invece nulla. L'impressione piuttosto fondata è che il governo Renzi abbia così utilizzato il caso pensioni Quota 96 Scuola per stigmatizzare l'atteggiamento di sindacati e comitati di settore: come a dire lamentarsi non porta da nessuna parte. In effetti quello di evitare l'insorgere di nuove rivendicazioni appare l'unico motivo concreto di un ostracismo che ha radici profonde, nate negli anni, sin dalla Legge Fornero, ma cresciute nel tempo sino al vergognoso atto con il quale a margine della riforma della PA di agosto si è optato all'ultimo istante per un rigetto dell'emendamento presentato in riferimento allo stesso caso pensioni Quota 96 Scuola. Il governo Renzi ha sempre parlato di mancanza di fondi a disposizione, la realtà però è un'altra: basti pensare all'emendamento bocciato alla Camera col quale si sarebbe potuto arrivare ad un taglio dei vitalizi che percepiscono gli ex deputati, una macchina che ogni anno costa 230 milioni di euro alle casse statali. A conti fatti, milione più milione meno, quello che sarebbe servito a mandare in pensione i Quota 96 della Scuola se la stima dei 2mila appartenenti circa fosse stata confermata. Seguiremo comunque le prossime news connesse a pensioni e previdenza, cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra se desiderate rimanere aggiornati.