Concluso nella giornata di ieri 11 febbraio 2015 l'incontro al Ministero della Pubblica Istruzione in materia di ripristino delle posizioni economiche Ata. La risoluzione appare ancora lontana e le organizzazioni sndacali si mostrano decise nell'affrontare la faccenda, se necessario, anche con decreti ingiuntivi. Intanto il Miur assicura il pagamento delle posizioni economiche non ancora retribuite, ma solo al momento in cui saranno pervenuti i dati richiesti agli USR: di seguito si deciderà sul da farsi. Inutili, per il momento, le richieste al Mef da parte del Ministero, di sbloccare i compensi spettanti e non ancora liquidati: resta aperta anche la questione delle 5mila unità del personale Ata rimaste escluse dalla liquidazione dei compensi.



Posizioni economiche Ata: risposte dal Miur

L'aggiornamento del ripristino delle posizioni economiche Ata appare ancora senza soluzione, anche di seguito alla conclusione dell'incontro con il Miur. Di seguito al chiarimento da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze in relazione alla decorrenza del ripristino delle posizioni del personale Ata con partenza dal 1 settembre 2015, il Ministero della Pubblica Istruzione ha trasmesso i chiarimenti richiesti dalle diverse organizzazioni sindacali con la pubblicazione della nota n. 4015 del 5 febbraio 2015 al MEF. In particolare, è importante mettere in evidenza che il Ministero della Pubblica Istruzione, con la trasmissione della nota chiarimenti al MEF, ha ribadito che dal momento che la Legge di Stabilità è entrata in vigore già da più di un mese (1 gennaio 2015) la posizione potrà essere attribuita già nel corso di questo anno scolastico, e proprio con decorrenza dal gennaio 2015. Il Miur ha richiesto più volte al Mef di sbloccare i compensi spettanti al comparto della Scuola in oggetto, senza ottenere una risoluzione definitiva.



Nel testo della nota in oggetto, il Miur ribadisce al MEF che il beneficio può essere attribuito già nel corso dell'a.s 2014/2015, a decorrere da gennaio 2015, analogamente agli altri comparti della scuola, in considerazione dell'entrata in vigore della Legge di stabilità dal 01/01/2015. La risoluzione del Miur non risolve comunque l'annosa problematica del ripristino delle posizioni economiche Ata, in attesa di altra vertenza, in particolare nella giornata del 13 febbraio 2015, con l'incontro con l’On. Davide Faraone, Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con il quale si dovrà cercare di trovare una soluzione al pagamento delle attività non ancora retribuite e per coloro che sono stati esclusi dalla liquidazione della propria posizione economica. L'ultima risoluzione a cui si spera di non arrivare è quella di sospendere le attività se queste non possono essere retribuite, anche se il Ministero della Pubblica Istruzione ha assicurato la liquidazione delle posizioni Ata non ancora pagate, operazione eseguibile di seguito alla ricezione degli esiti dei dati richiesti agli Uffici Scolastici Regionali. Resta comunque aperto il contenzioso per i 5mila esclusi dal pagamento, al momento in stato di fermo in attesa di avere delle risposte dal Mef, che non sembra essersi attivato per lo sblocco dei compensi.