Prosegue ininterrottamente il confronto politico sulla riforma pensioni 2015: sono attese dal Governo Renzi, dopo le promesse dei giorni scorsi del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, significative modifiche alla legge Fornero del 2011. Si punta in particolare a introdurre nuovi meccanismi di flessibilità per la pensione anticipata e nuovi tetti sulle Pensioni d'oro oltre che a risolvere le questioni dei lavoratori esodati e degli insegnanti Quota 96 scuola. Ma non sarà facile, come ha spiegato ieri il ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia.

E non si può sottovalutare il fatto che per modificare la riforma Fornero bisogna mettere le mani sul bilancio dello Stato mettendo possibilmente a rischio i conti pubblici, visto che la manovra del Governo Monti sulla previdenza prevede di risparmiare 80 miliardi di euro fino al 2020 per garantire la sostenibilità finanziaria del debito pubblico.

Riforma pensioni, Cisl: 'Modificare legge Fornero, peggiore mai fatta'

La riforma pensioni Fornero è "la peggiore riforma che il nostro Paese abbia mai conosciuto". Lo ha ribadito ancora una volta la leader della Cisl Annamaria Furlan che chiede al Governo Renzi di cambiarla introducendo flessibilità nell'uscita dal lavoro verso la pensione anticipata.

Secondo la Cisl una delle proposte ideali di riforma pensioni per una maggiore flessibilità in uscita potrebbe essere quella di stabilire delle quote tra età anagrafica e anzianità lavorativa. "Bisogna riconoscere - ha dichiarato la Furlan illustrando le proposte di riforma pensioni all'assemblea dei delegati del pubblico impiego della Cisl - che molti lavori a 66-67 anni non possono essere fatti".



Riforma pensioni, Fp-Cgil: 'Proponiamo ripristino Quota 96'

"Noi proponiamo di ripristinare Quota 96, anche se ci rendiamo conto che è complicato considerato che c'è un problema notevole inerente le risorse, e la flessibilità in uscita in base alla tipologia di lavoro". Lo ha affermato oggi il segretario nazionale della Funzione pubblica della Cgil, Rossana Dettori, intervenendo a una manifestazione a Cosenza.

"Siamo convinti - ha proseguito la dirigente sindacale - che bisogna mettere mano seriamente alle pensioni perché siamo il Paese - ha sottolineato - con i lavoratori pubblici più anziani che in alcune funzioni a 60 anni sono già rotti. E penso alla sanità - ha aggiunto la Dettori - dove gli infermieri invece di accudire devono essere loro stessi ad essere accuditi".

Riforma pensioni, nuove audizioni su fondi pensionistici

E a proposito di riforma pensioni, fondi pensionistici e casse previdenziali - sui cui il Governo Renzi ha aumentato le tasse sui rendimenti mentre novità sono in arrivo anche dall'Unione Europea - importanti audizioni oggi davanti alla commissione parlamentare di controllo sul sistema previdenziale.

I fondi pensione e le casse previdenziali, investendo i soldi degli iscritti, "non operano - ha affermato Francesco Massicci, presidente facente funzione di Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione - facendo il punto della situazione - come meri intermediari finanziari, bensì come strumenti attraverso i quali i lavoratori possono accedere a trattamenti pensionistici adeguati ai bisogni dell'età anziana. La massimizzazione dei rendimenti - ha proseguito il presidente della Covip - costituisce senz'altro un obiettivo da perseguire, ma entro un grado di rischio - ha sottolineato - che sia ragionevole e compatibile con la finalità previdenziale".