Si fa sempre più acceso il dibattito in tema di riforma pensioni 2015 e previdenza: le ultime notizie aggiornate ad oggi 25-02 si concentrano in modo particolare sullo scontro tra governo e sindacati, con CGIL e CISL ad aver rivolto pesanti critiche tanto al premier Renzi quanto al ministro Poletti, il cui atteggiamento viene definito 'ambiguo'. I due leader Camusso e Furlan hanno in particolare parlato dei continui riferimenti da parte del ministro a tavoli di concertazione con sindacati e parti sociali che ad oggi si sono esauriti ad un solo e unico meeting, troppo poco per poter pensare di avviare un iter condiviso e partecipato al termine del quale si possa giungere a costruire una manovra che deroghi almeno in parte alla Legge Fornero.
Dalle parti di Palazzo Chigi sono comunque consapevoli del fatto che il tema legato alla previdenza va affrontato con maggiore decisione rispetto al passato, e nonostante quelli che potremmo definire i primi 'imbarazzi' appare chiaro che si darà corso ad un provvedimento armonico e ampio. Con quali modi e soprattutto quali tempi è ancora presto per dirlo.
Riforma pensioni 2015 e Legge Fornero, news oggi 25/02: CISL e CGIL vs Renzi - Proposte e polemiche, clima sempre più acceso
Le ultime news su riforma pensioni 2015, previdenza e Legge Fornero aggiornate ad oggi 25 febbraio tornano dunque a concentrarsi sull'aspro scontro tra governo Renzi e sindacati: 'Occorre intervenire per modificare la Legge Fornero sulle Pensioni aumentando la flessibilità in uscita e costruendo un sistema basato sulle quote. Non tutti i lavoro sono uguali e sopra certe soglie non si può più lavorare' ha dichiarato il leader CISL Annamaria Furlan cambiando in un certo senso rotta rispetto al passato. Si perché sino a questo momento la CISL era parsa la confederazione sindacale più 'morbida' nei riguardi del premier Renzi e del governo in generale, atteggiamento evidente in particolare nella scelta di non appoggiare il referendum abrogativo promosso dalla Lega Nord per arrivare alla cancellazione della Legge Fornero. Anche Susanna Camusso, leader CGIL, ha rivolto pesanti critiche all'esecutivo Renzi, stavolta continuando a percorrere una 'strada' che il sindacato rosso solca ormai da mesi. La CGIL vorrebbe in particolare che a tutti i lavoratori venisse concessa la possibilità di abbandonare l'impiego a partire dai 60 anni di età, con ciò facendosi sostenitrice della configurazione di un sistema previdenziale retto da incentivi e disincentivi.Le ultime notizie su riforma pensioni 2015 e Legge Fornero aggiornate ad oggi, 25-02 dimostrano dunque una volta di più come le confederazioni sindacali appoggino il disegno riformatore proposto da Cesare Damiano, che da sempre sostiene la Quota 100 prevedendo al contempo un'ipotesi di uscita dall'impiego che per i lavoratori possa scattare a partire dai 62 anni di età. Nel bene o nel male il Jobs Act è ormai alle spalle, il turno della previdenza è dunque arrivato con Renzi e in particolare il ministro Poletti che non potranno più trincerarsi dietro silenzi o presunti sì conditi però da mancati interventi. Il provvedimento di riforma ci sarà nella speranza che i dettami imposti dall'UE non spaventino i vertici governativi portandoli a solcare i tranquilli mari di una riforma superficiale e poco invasiva. In una parola, inutile. Seguiremo tutti gli sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.