Ecco gli ultimi aggiornamenti per quanto concerne la riforma del sistema pensionistico italiano da molti auspicata in questo 2015. Oggi è un giorno importante in quanto torna alla ribalta la questione relativa alla cosiddetta "quota 96 scuola". Proprio ieri il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia ha dichiarato che non vi sarà alcuna modifica circa l'errore compiuto nella legge Fornero per quanto riguarda la questione relativa agli esodati del settore relativo all'istruzione. Questo vuol dire che per il momento non vi sarà nessuna riparazione all'errore commesso nell'attuale riforma per cui i 4 mila "quota 96", ad eccezione dei mille tutelati dalla sesta salvaguardia, attualmente in servizio nelle scuole italiane dovranno andare in pensione con non meno di 5 anni di ritardo rispetto al dovuto.
Tali dichiarazioni del ministro quindi tappano del tutto le ali a coloro che fino ad oggi avevano sperato in un significativo cambiamento della situazione attuale che a questo punto a meno di miracoli è destinata a rimanere cosi come è adesso. I motivi che hanno spinto il Ministro Marianna Madia a fare queste dichiarazioni che hanno completamente spento le ultime speranze delle persone interessate non sono stati specificati esattamente dal ministro che ha parlato genericamente di "mancanza delle condizioni". Ma ovviamente si pensa che essi siano principalmente legati a questioni di mancanza di liquidità necessaria nelle casse dello Stato italiano per attuare tale modifica.
A niente sono servite pertanto le richieste dei sindacati con in testa la Cgil che ha provato di tutto per convincere il governo a fare qualcosa.
Questo al pari di quanto provato anche dal deputato Pd e Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati Cesare Damiano, che negli scorsi giorni aveva molto insistito sulla questione anche parlandone con il nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri. Quanto detto finora pertanto vuol dire che la paventata riforma delle Pensioni che dovrebbe avvenire nel 2015, anche se al momento certezze non ve ne sono, certamente non riguarderà i quota 96 della scuola. Essi a questo punto sperano in qualche novità positiva rientrando tra i lavoratori statali ai quali comunque con la prossima riforma qualche buona notizia potrebbe arrivare.