Dopo le novità annunciate a più riprese nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti in materia di riforma pensioni 2015 su cui i sindacati non sembrano fidarsi più di tanto, nuova settimana cruciale per la definizione in Parlamento dei primi due decreti attuativi del Jobs act del Governo Renzi mentre arrivano i nuovi dati dell'Istat sui costi del lavoro in Italia che assottigliano sempre di più stipendi e Pensioni.

Riforma lavoro, decreti attuativi Jobs act alla Camera e al Senato

La XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, martedì 10 febbraio, prevede all'ordine del giorno la conclusione della discussione sui decreti legislativi della legge delega sul lavoro in tema di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (relatore il presidente della stessa commissione Cesare Damiano, del Partito democratico) e in materia nuovi ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati (relatrice Maria Luisa Gnecchi, capogruppo Pd in commissioni Lavoro a Montecitorio dove è prevista anche la proposta di istituzione di un programma nazionale sperimentale di interventi pubblici denominato Green New Deal italiano contro la recessione e la disoccupazione.

L'esame dei decreti attuativi del Jobs act proseguirà in Commissione XI Lavoro e Previdenza sociale del Senato della Repubblica presieduta da Maurizio Sacconi (Ap).

Riforma pensioni, i sindacati incalzano il Governo su modifiche a legge Fornero

Intanto, su Jobs act e modifiche alla riforma pensioni Fornero i sindacati continuano a incalzare il Governo Renzi che comunque, a partire dalla nomina, più che simbolica, dell'economista bocconiano Tito Boeri all'Inps, è intenzionato a rinnovare il sistema previdenziale introducendo nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata recuperando possibilmente le necessarie risorse finanziarie per l'operazione da nuovi tagli alle pensioni d'oro dopo i primi tetti introdotti con la Legge di Stabilità 2015 sulle pensioni alte degli alti dirigenti di Stato che hanno avuto diversi benefici dalla riforma pensioni del Governo Monti diversamente da altri lavoratori che invece sono stati "bastonati", come le migliaia di lavoratori esodati e insegnanti Quota 96 scuola.

A proposito di legge Fornero, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha annunciato un nuovo ricorso alla Corte di Straburgo contro la decisione della Consulta che ha bocciato la proposta di referendum per l'abolizione della riforma pensioni del 2011.

Riforma pensioni e lavoro 2015, nuovo intervento di Landini (Fiom Cgil)

Una nuova stagione di lotta contro il Jobs act e per la riforma pensioni 2015 con nuovi meccanismi per l'uscita flessibile da lavoro e il pensionamento anticipato a partire da 60 o 62 anni con 35 o 40 anni di contributi è già stata annunciata dal segretario della Fiom Cgil Maurizio Landini che ha già avviato le assemblee con i lavoratori in tutta Italia.

"Bisogna ha detto il leader del sindacato dei metalmeccanici della Cgil oggi a Firenze a margine dell'attivo dei delegati Fiom - aumentare subito i salari e ridurre gli orari per ridistribuire il lavoro a chi non ce l'ha. Chiediamo al governo - ha aggiunto - di fare politiche nuove, di combattere l'evasione, di far ripartire gli investimenti e di - ha sottolineato il sindacalista - riformare veramente le pensioni".