Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine del convegno sul lavoro organizzato a Torino dal Pd, ha commentato 'Faremo discussioni su tutto, quando arriverà il momento' in relazione all'ipotesi messa in campo dal Presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), Tito Boeri, sull'introduzione di un tetto alle Pensioni d'oro, al di sopra dei 3mila euro. La proposta di Boeri è relativa ad un intervento sugli assegni pensionistici calcolati con il metodo retributivo, cioè quel metodo che prendeva in considerazione la media aritmetica degli stipendi percepiti dal lavoratore negli ultimi mesi prima della pensione.

Ricordiamo che, il sistema retributivo, è andato via via scomparendo a partire dal 1996 ma che ancora è in vigore per i 'vecchi' pensionati. Andiamo a vedere nel dettaglio come Boeri vorrebbe applicare questo progetto.

Secondo il Presidente INPS la cosa più giusta da fare è colpire, in maniera progressiva, gli assegni pensionistici a partire dai 2mila euro lordi mensili. Nel dettaglio, nella fascia tra 2mila e 3mila euro ci dovrebbe essere una decurtazione del 20 percento sulla quota relativa alla pensione conteggiata con il metodo retributivo, una decurtazione del 30 percento fino a 5mila euro mensili, 50 percento per tutti gli importi superiori ai 5mila euro. Questo conteggio andrebbe a colpire quella parte dell'assegno non considerando i contributi versati.

Da una prima stima, si prevede che i pensionati 'colpiti' dovrebbero essere poco più di 1,7 milioni così suddivisi: 100mila autonomi, 770mila pensionati ex statali ed infine 850mila ex dipendenti privati. Il governo Renzi, probabilmente, non interverrà in questo senso nei prossimi mesi; lo scoglio principale da superare è quello della Corte Costituzionale che non può accettare una modifica di una normativa che va a ledere i diritti acquisiti; oltre al fatto che manca un accordo tra tutti i gruppi politici appartenenti alla maggioranza. Rimaniamo in attesa di conoscere le decisioni del governo relative alla riforma delle pensioni.